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Manovra, la corsa veloce e “inutile” alla Camera dei deputati. I prossimi passaggi: il testo in Aula nel pomeriggio

28 Dicembre 2025 - 14:08 Sofia Spagnoli
Non sono previste modifiche rispetto al testo approvato in prima lettura dal Senato. Il via libera definitivo è atteso per martedì 30 dicembre

La Legge di bilancio 2026 entra nel rush finale: dopo la pausa delle vacanze natalizie, i deputati tornano al lavoro sul testo in questi ultimi giorni che ci accompagnano verso la chiusura dell’anno. Martedì 23 dicembre il Senato ha approvato la Manovra da 22 miliardi di euro, cifra incrementata perché con «l’ultimo maxi-emendamento sono stati integrati gli stanziamenti per Transizione 5.0, la Zes e sull’adeguamento dei prezzi», come aveva ricordato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. La Finanziaria è poi approdata alla Camera, dove ieri ha fatto il suo ingresso in Commissione Bilancio. Qui è in corso l’esame degli emendamenti, in vista dell’approdo del testo in Aula alle 16 di oggi, 28 dicembre, e dell’avvio della discussione. Ma a Montecitorio il passaggio sarà soprattutto di ratifica: il testo arriva già blindato dal Senato e non sono attesi scossoni o sconvolgimenti dell’ultima ora.

I tempi stretti prima dell’approvazione

Il motivo è la mancanza di tempo: intervenire sul testo significherebbe necessariamente aprire la strada a una terza lettura, con il rischio concreto di scivolare nell’esercizio provvisorio, la procedura di emergenza che scatta quando la Legge di Bilancio non viene approvata entro il termine ultimo del 31 dicembre. Uno scenario “straordinario” che provocherebbe una fase di stallo nei primi mesi del 2026, durante la quale il governo dovrebbe limitarsi alla sola ordinaria amministrazione, senza possibilità di attuare variazioni di bilancio.

Nelle scorse settimane, anche a causa delle frizioni emerse nella maggioranza sul tema delle modifiche all’accesso alle pensioni, che hanno alimentato tensioni tra la Lega e il loro ministro Giorgetti, l’ipotesi di dover ricorrere all’esercizio provvisorio era tornata a circolare. Un rischio però rientrato dopo che il centrodestra è riuscito a trovare una sintesi.

Il testo blindato e il monito di Giorgetti

Dunque il testo è arrivato alla Camera, de facto, già blindato dal Senato e i deputati non hanno margini per apportare modifiche sostanziali. Sul punto è intervenuto anche il ministro Giancarlo Giorgetti, che lunedì 22 dicembre ha lanciato un monito al Parlamento: «Ha via via perso centralità, quella dimensione che dovrebbe essergli propria, con un monocameralismo di fatto che constatiamo da diversi anni. Un tema che dovrebbe interrogare tutti noi».

I prossimi passaggi in Commissione

Guardando ai prossimi passaggi, come si diceva, oggi la partita della Manovra entra nella sua fase decisiva in Commissione Bilancio alla Camera, dove è in corso il confronto velocissimo sul pacchetto complessivo degli emendamenti. A seguire arriveranno i pareri e le votazioni sulle proposte di modifica. Su 949 emendamenti presentati, 158 sono stati dichiarati inammissibili, tutti a firma dei gruppi di opposizione. Di questi, 135 sono stati bocciati per mancanza di coperture finanziarie e 23 per estraneità di materia.

L’approvazione finale attesa per martedì

Il cronoprogramma è serrato. Entro le 15 la Commissione assegnerà il mandato ai tre relatori di maggioranza Andrea Barabotti per la Lega, Andrea Mascaretti di Fratelli d’Italia e Roberto Pella di Forza Italia. Alle 16 il testo è atteso in Aula, senza modifiche rispetto a quello approvato in prima lettura dal Senato. Alle 19 dovrebbe scattare la questione di fiducia da parte del governo. Il via libera definitivo alla Manovra è atteso per martedì 30 dicembre.

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