La fuga dalla comunità, il salto sulla strada, l’impatto con l’auto: così Angelika Hutter è stata investita a Ronco all’Adige

Prima di essere investita da un’auto, Angelika Hutter era scappata dalla comunità di recupero dove era ospitata, la Casa “Don Girelli” di Ronco all’Adige, in provincia di Verona. Lo ha confermato all’Ansa Giuseppe Ferro, direttore dell’istituto. «La nostra è una struttura sanitaria: cura le persone, non le “contiene”. Durante la pausa pomeridiana, Angelica è entrata dentro una siepe e ha scavalcato la recinzione. Noi abbiamo avvertito il Tribunale di Sorveglianza e i Carabinieri, poi abbiamo saputo dell’incidente», ha spiegato Ferro.
L’omicidio stradale nel 2023
Hutter vive nella comunità veronese dal marzo 2024. Sempre quell’anno, la 35enne tedesca patteggiò una pena di 4 anni e 8 mesi da scontare proprio nella Casa “Don Girelli” dopo che l’anno precedente travolse e uccise, secondo la procura «in preda all’ira», un’intera famiglia a Santo Stefano di Cadore. In quell’incidente persero la vita Mattia, di 2 anni, il padre Marco Antonello, 47, e la nonna del piccolo Maria Grazia Zuin, 65.
La fuga e l’incidente
Intorno alle 16 di lunedì pomeriggio, Hutter è stata investita da un’auto – una Volvo XC60 guidata da un 77enne di Verona – mentre passeggiava lungo una strada non lontana dalla comunità di recupero. A proposito della sua fuga, il direttore del centro spiega: «Non c’erano segnali evidenti, ma probabilmente c’era una situazione stressante, per lei come per tutti i pazienti psichiatrici che seguiamo, magari acuita dal periodo festivo. Noi controlliamo le persone, ma soprattutto le curiamo, non mettiamo muri». resta da capire se la donna stesse camminando ai lati della strada o se abbia provato ad attraversare la carreggiata lontano delle strisce pedonali o in maniera avventata, o ancora se il suo possa essere stato un gesto volontario. Ricoverata, ora Hutter lotta tra la vita e la morte ed è in monitoraggio clinico costante.
