Europee 2019 in Lettonia, cinque partiti per otto seggi

In testa il partito liberal conservatore del primo ministro

Ore 06:20 – La Lettonia è uno dei pochi Paesi in cui i Verdi hanno hanno deluso le aspettative. I sondaggi prevedevano che sia il partito ecologista che l’Unione dei contadini avrebbero ottenuto almeno un seggio a Strasburgo, ma nessuno dei due partiti ha ottenuto il numero di voti sufficiente.


Ore 00:20 – Gli otto seggi di cui il Paese ha diritto al Parlamento Europeo saranno occupati da cinque partiti diversi. Due seggi andranno al partito liberal/conservatore «Nuova Unità» del primo ministro Krišjānis Kariņš. A capo della lista troviamo Valdis Dombrovkis, vicepresidente della Commissione Europea. Questa frammentazione è dovuta all’applicazione del sistema di attribuzione dei seggi tramite il metodo Sainte-Laguë, che fa sì che ai partiti al 6% venga attribuito un seggio mentre a quelli al 17% ne siano attribuiti solo due.


Altri due andranno al partito socialdemocratico «Armonia», altri due ai conservatori/nazionalisti di «Alleanza Nazionale», uno al partito «Sviluppo per!» e uno alla «Unione Lettone Russa».

La partecipazione è stata del 33.5%, un decisivo miglioramento rispetto al 27% del 2014. Il Nuovo Partito Conservatore non ha ottenuto neanche un seggio all’Europarlamento, cosi come il KPV LV. Se i dati saranno confermati, nessuno dei due principali partiti di governo sarà rappresentato a Bruxelles.

L’Europarlamento è un luogo fondamentale, da cui sono passati gran parte dei politici del Paese, quindi le elezioni europee giocano un ruolo importante. Nonostante questo, nessuno dei partiti ha fatto grandi investimenti nella campagna elettorale. Secondo il politologo Daunis Auers, «I partiti hanno concentrato i loro sforzi elettorali sulle elezioni politiche dello scorso ottobre e sulle prossime elezioni presidenziali».

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