Fiducia a Di Maio: i contrasti tra le donne del partito pentastellato – Il video

Due donne, due pareri a confronto e un Movimento che sembra essere tutto meno che unito

Di Maio sì, Di Maio no. Mentre inizia il voto sulla piattaforma Rousseau per confermare o meno la fiducia a Luigi Di Maio come uomo al comando del partito a Cinque Stelle, continuano le liti all’interno del Movimento.


Con la batosta di domenica per il rinnovo del Parlamento europeo, il Movimento ha perso circa sei milioni di voti, favorendo così l’ascesa – già annunciata nei sondaggi – del partito dell’alleato di Governo, Matteo Salvini.


Le elezioni hanno segnato un momento di rottura all’interno dei Cinque Stelle, e per la prima volta è stata messa in discussione la leadership di Luigi Di Maio. Dopo il comunicato dello stesso capo del partito sul Blog delle Stelle per il voto che lo riguarda, due donne del Movimento hanno detto la loro sulla questione, svelando un fronte tutto meno che unito.

Carla Ruocco già ieri, in un’intervista al Messaggero, aveva detto: «Le lezioni servono per riflettere sugli errori commessi. Luigi rifletta se deve dimettersi per un nuovo slancio del Movimento 5 Stelle che non implica rimanere al governo a tutti i costi». Nel proseguire con le dichiarazioni ha fatto intendere che Di Maio ha una responsabilità politica ed è giusto riflettere sul da farsi.

È poi tornata sull’argomento, sempre ieri, dopo l’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari del M5s – riunitasi in occasione della sconfitta dopo le elezioni europee di domenica -, facendo presente che sarebbe da superare il concetto dell’uomo solo al comando, e aprire così alla condivisione.

Diverso il discorso, invece, per Paola Taverna che, sempre a margine dell’assemblea Cinque Stelle, ha dichiarato di non avere ancora chiare le idee sul fatto di votare sulla piattaforma ma che, in ogni caso, appoggerebbe la leadership di Di Maio.

Video: AGENZIA VISTA | Alexander Jakhnagiev

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