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Italia-Slovenia, al via i pattugliamenti al confine

01 Luglio 2019 - 10:05 Redazione
Pattuglie congiunti per controllare la frontiera tra i due Paesi

Era stata una visita in Ungheria, alla corte di Viktor Orbán, a dare a Matteo Salvini l’idea di replicare quanto visto in terra magiara: un muro tra Ungheria e Serbia. Ora, due mesi dopo l’incontro con il leader sovranista dell’est Europa, il ministro dell’Interno si prepara ad erigere il suo muro: quello tra Italia e Slovenia, anche se dal Movimento cinque stelle sono arrivate accorate proteste e l’ala governativa è ferma sul «No, mai».

Intanto, prende il via oggi, 1 luglio, la collaborazione con la polizia di frontiera slovena per il pattugliamento congiunto dei confini.

Verso il muro

«Il muro tra Italia e Slovenia? Domani partono le pattuglie congiunte spero che siano sufficienti per controllare i confini, altrimenti penseremo ad altro. Cos’altro? Vedremo», ha detto ieri il ministro dell’Interno Matteo Salvini durante un comizio della Lega a Cantù. «Sicuramente non possiamo lasciare che possano entrare abusivamente decine di persone nel territorio italiano, se ci saranno altre soluzioni vedremo», ha aggiunto.

L’annuncio era stato fatto proprio nel pieno del caos sulla vicenda Sea Watch, il 27 giugno scorso: «Dopo aver chiuso i porti, riducendo gli sbarchi dell’85% rispetto a un anno fa, ora sigilliamo le frontiere a Est. Dimostra la serietà delle nostre intenzioni: collaborare con altri Paesi europei per fermare l’immigrazione clandestina è possibile. Presto incontrerò Massimiliano Fedriga per studiare ulteriori soluzioni», aveva dichiarato il leader del Carroccio a proposito dell’avvio dei servizi di pattugliamento misto tra la Polizia di frontiera italiana e quella slovena.

Le parole di Fedriga

Ma il sì del governatore del Friuli Venezia Giulia su una barriera anti-migranti tra i due Paesi è finito nel vortice delle polemiche. In un’intervista rilasciata il 30 giugno al Fatto Quotidiano il governatore del Friuli aveva sottolineato che: «Quel che è certo è che se l’Europa non tutela i suoi confini, saremo costretti noi a fermare l’ondata migratoria che avanza attraverso altri Paesi dell’Ue. Non possiamo mettere poliziotti a ogni metro».

Una presa di posizione che Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari costituzionali alla Camera ed esponente del M5s, aveva definito ieri: «Una coglionata di proporzioni bibliche, pazzesca! Non servono altre parole. La commento così per derubricarla subito, non possono andare così oltre».

I pattugliamenti

I controlli prenderanno il via alle ore 11 nell’area dell’ex valico di Frontiere Lipizza, paese compreso nel comune di Sesana a pochi confini dal confine con l’Italia. Il pattugliamento avverrà sulla base dell’accordo tra i due governi sulla cooperazione transfrontaliera e il protocollo di attuazione sull’esecuzione di pattuglie miste lungo il confine condiviso.

Concorde sulla collaborazione anche l’esecutivo di Lubiana che, citato dall’agenzia STA, ha riferito che il lavoro con l’Italia può contribuire anche a una protezione efficace del confine con la Croazia, in modo tale da inviare un segnale importante ai contrabbandieri e ai potenziali migranti in arrivo.

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