Andrea, ragazzo autistico, si laurea con 110 e lode. La mamma: «Spero trovi presto un lavoro» – Il video

A 16 mesi la diagnosi di autismo: «È un dolore che non si può nemmeno descrivere, è simile a un lutto, un qualcosa che ti devasta dentro»

Lui è Andrea Bordonaro, ha 23 anni, è autistico e venerdì scorso si è laureato all’università di Messina – sede di Noto – con 110 e lode in Scienze della formazione e della comunicazione discutendo una tesi dal titolo Deficit della comunicazione nei bambini con disturbo dello spettro autistico e sindrome di asperger. Un giovane che, con grande determinazione e tante difficoltà, ha realizzato il suo sogno: in un video esclusivo, su Open, il momento della proclamazione.


La laurea

«Questo è il risultato di un percorso, fatto di amore, impegno e abnegazione, durato 23 anni. Adesso il mio desiderio è che possa trovare presto un lavoro», a parlare a Open è la madre di Andrea, soddisfatta per i risultati raggiunti dal figlio che, oltre alla laurea, ha anche un diploma al Liceo linguistico “Quintiliano”, parla inglese ed è un fenomeno al computer.


L’autismo

Una diagnosi «precoce», quella di Andrea, arrivata a soli 16 mesi: «È un dolore che non si può nemmeno descrivere, è simile a un lutto, un qualcosa che ti devasta dentro. Qualcuno rifiuta il problema, qualche genitore pensa che tanto poi gli passa” e, invece, no. Bisogna intervenire subito come abbiamo fatto noi mettendo da parte il dolore e cercando di aiutare i nostri figli nel miglior modo possibile» ci racconta. «Ci siamo accorti che qualcosa non andava quando non voleva più essere abbracciato – continua la madre di Andrea – tendeva all’isolamento e non ci guardava più in faccia. I sintomi sono stati prima di tutto relazionali e poi comportamentali».

L’amore della sua famiglia

Andrea ha avuto la fortuna di affrontare l’autismo avendo al suo fianco una famiglia attenta e amorevole oltre a professionisti che non lo hanno mai lasciato da solo. Dall’Istituto di ricovero “Oasi Maria Santissima”, con sede a Troina, al “Consorzio Universitario Mediterraneo Orientale (CUMO)” che «lo ha accolto con affetto e sensibilità».

Video della famiglia Bordonaro| Foto in copertina di Pixabay

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