Atlantia, Toninelli ci ripensa: «Proponetemi una nuova convenzione»

Toninelli preme per un accordo con Atlantia sulle concessioni autostradali ma le richieste rischiano di bloccare la cordata per il salvataggio di Alitalia

Due dossier ufficialmente separati ma ufficiosamente uniti da un nodo – critico – comune: Atlantia. Risalgono a meno di una settimana fa le durissime accuse del vicepremier Luigi Di Maio nei confronti della società che detiene la maggior parte delle quote della rete autostradale italiana (e responsabile del tratto del ponte Morandi). 


Accuse pesanti di incuria, avvalorate da dettagli che – a detta di Di Maio – «mettono i brividi», rilevati da una perizia tecnica sullo stato di manutenzione del ponte Morandi, crollato il 14 agosto 2018.


La linea dura del M5s contro Atlantia

E nel mantenere la linea dura contro la holding responsabile della manutenzione della maggior parte della rete autostradale italiana, Di Maio ha ribadito con forza: «Bisogna avviare al più presto il procedimento di revoca delle concessioni ad Autostrade per l’Italia». 

Il leader pentastellato aveva anche accolto con poco entusiasmo la decisione di ferrovie dello Stato di optare per Atlantia come partner per il salvataggio di Alitalia, assieme all’americana Delta Airlines e al ministero dell’Economia e delle Finanze: «Niente e nessuno cancellerà il dolore delle loro famiglie. Sulla revoca della concessione ad Autostrade non indietreggiamo di un solo centimetro!».

La proposta informale ad Autostrale

Ma parallelamente – secondo quanto riferito da la Repubblica – il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli avrebbe fatto pervenire informalmente una richiesta ad Atlantia. Nonostante un mese fa il ministro avesse ribadito la linea dura contro Autostrade, nella proposta informale del dicastero di Toninelli, la linea verso la holding sarebbe più morbida e conciliante.

La proposta ufficiosa prevederebbe la revisione e la rinegoziazione contrattuale delle concessioni ad Autostrade, affinché vengano destinati maggiori fondi alla manutenzione, affinché Atlantia possa trarre il minor beneficio economico possibile e mantenendo tuttavia le sanzioni per quanto accaduto a Genova.

I rischi per il salvataggio di Alitalia

Ma questa proposta informale, oltre a non aver avuto il riscontro sperato dai dirigenti della holding del gruppo Benetton, ha iniziato a frenare i lavori di Atlantia per il salvataggio di Alitalia, che dovrebbero cominciare il 15 settembre.

Un nodo sulle concessioni che dovrà esser sciolto entro il 14 agosto, a un anno esatto dal crollo del ponte Morandi, a fronte delle ripetute promesse di revoca delle concessioni ad Autostrade fatte dal M5s agli italiani – e in particolare modo ai genovesi – dopo la tragedia in cui persero la vita 43 persone.

Leggi anche: