Usa: amministrazione Trump chiede di legittimare il licenziamento delle persone transgender

Secondo il dipartimento di Giustizia, il Civil Rights Act tutela i dipendenti solo dalle discriminazioni sulla base del sesso biologico, non dell’identità di genere

L’amministrazione Trump sta spingendo affinché la Corte Suprema stabilisca un precedente legale che legittimi il licenziamento delle persone transgender in base alla loro identità di genere. Lo riporta Bloomberg Law, spiegando che il Dipartimento di Giustizia sta esercitando pressione sulla Commissione per l’Uguaglianza di opportunità e di impiego affinché si allinei al suo tentativo di influenzare la decisione della Corte Suprema.


Secondo quanto riportato da alcuni media americani, il Dipartimento di Giustizia ha emesso un documento in cui esprime la sua posizione sulla questione. Qui si legge che il dicastero del governo statunitense ritiene che il Titolo VII del Civil Rights Act tuteli i dipendenti solo dalle discriminazioni sulla base del sesso biologico. «Il Titolo VII non vieta le discriminazioni contro i transgender sulla base del loro status di transgender», afferma il Dipartimento di Giustizia.


Secondo i membri del Dipartimento, chi ha firmato il Civil Rights Act nel 1964 non aveva in mente la lotta alle discriminazioni contro le persone bisessuali, gay o trans ma soltanto quelle tra uomo e donna.

Il documento è stato presentato del quadro di un processo in cui la Corte Suprema è chiamata a esprimersi sul caso di una donna transgender, Aimee Stephens, che è stata licenziata dalla ditta di pompe funebri di cui era la direttrice dopo aver annunciato la sua transizione da un sesso a un altro.

Il Dipartimento di Giustizia dell’amministrazione Trump ha precedentemente affermato che il Titolo VII protegge le persone transgender e che queste possono farvi appello in tribunale in caso di discriminazione. Da allora, la Commissione per l’Uguaglianza di opportunità e di impiego, agenzia federale statunitense, si è avvalsa di questa interpretazione. Infatti, un tribunale inferiore aveva precedentemente dato ragione a Stephens. La Corte Suprema di pronuncerà l’8 ottobre.

Foto copertina: Zackary Drucker. The Gender Spectrum Collection

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