Tra i due litiganti Pd-Renzi, Di Maio gode. Il rimorso sugli annunci del passato: «Basta annunci e interviste»

E sull’affare Conte-Barr: «Di lui mi fido ciecamente. Sono certo che spiegherà al Copasir»

«Leggo troppe interviste tra Pd e Italia Viva, gli uni contro gli altri, e così si dà la percezione di una lite continua nel governo. Ma non bisogna rincorrere uno che ha il 4%. Gli fanno solo un favore». Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha parlato così in un’intervista su Il Fatto Quotidiano, tornando a bacchettare Renzi e chiedendo ai giornali di non dare spazio a faide create ad hoc – l’ultima sui suggerimenti di Renzi a Conte su come fare la manovra.


Una richiesta particolare (come nota lo stesso giornalista de il Fatto), dato che arriva da chi ha vissuto di frecciate mediatiche e social durante l’esecutivo con la Lega. «Non voglio dare lezioni a nessuno, ma proprio perché ci sono passato dobbiamo imparare dagli errori», dice Di Maio, suggerendo di prendere esempio dai ministri Lamorgese (Interno) e Gualtieri (Economia), che «prima di dire fanno».


Contro Renzi: «Oggi non entrerebbe in Parlamento»

«Se si andasse a elezioni, il suo partito non entrerebbe in Parlamento», ha continuato Di Maio. «Rispondendogli, non si fa che alimentare la promozione della Leopolda, cioè il suo gioco».

Proprio due giorni fa, è stato il premier Conte a rispondere a Renzi, che definiva le misure della Nadef in merito al cuneo fiscale dei «pannicelli caldi». «Se Giuseppe gli ha risposto – spiega Di Maio – significa che doveva farlo. Ma penso che sia il momento di fare un punto tra ministri e capigruppo per dare chiaramente le regole di ingaggio, perché i problemi di comunicazione potrebbero diventare politici». 

Sul Conte-Barr: «Di lui mi fido ciecamente»

In merito alle polemiche sull’incontro di Conte con il procuratore generale Usa William Barr, e sul suo ruolo nei servizi segreti, Di Maio ha risposto: «Io mi fido ciecamente di Conte e sono certo che darà tutte le risposte necessarie in audizione al Copasir».

Il leader del movimento 5 Stelle ha commentato anche l’appuntamento alla Camera per il voto sul provvedimento del taglio dei parlamentari: «Mi aspetto che venga votato a grande maggioranza in modo trasversale, anche dai parlamentari di opposizione. Il 90% degli italiani vuole il taglio».

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