Sul delitto di Roma durissimo scontro tra il capo della Polizia e il capogruppo leghista alla Camera Molinari

Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera: «Da un capo della Polizia ci si aspetta silenzio e rispetto perché è indegno accostare Luca Sacchi all’idea di un drogato»

Avevano fatto notizia 48 ore fa le parole del capo della polizia Franco Gabrielli sull’omicidio di Luca Sacchi, con cui il responsabile dell’ordine pubblico aveva fatto chiaramente capire che non si trattava di una storia di ragazzi scippati finita in tragedia.


Nonostante il prosieguo delle indagini abbia confermato almeno finora questa affermazione, sul capo della Polizia sono caduti i fulmini della Lega, già col dente avvelenato per un’altra affermazione di Gabrielli: «La sicurezza non deve essere tema di contesa politica», chiaramente riferita all’attacco di Salvini contro il governo, proprio a partire dal delitto del pub.


«Da un capo della Polizia ci si aspetta silenzio e rispetto – ha scandito ieri il capogruppo leghista alla Camera Molinari – perché è indegno accostare Luca Sacchi all’idea di un drogato».

«Più che mettere bavagli social ai propri uomini – prosegue Molinari – Gabrielli si dovrebbe preoccupare di tutelarli e farli lavorare in condizioni decenti. Restiamo in attesa di qualche parola del ministro dell’Interno, che invece preferisce invitare al Viminale le Ong tra cui quella di Luca Casarini che è un noto insultatore delle Forze dell’Ordine».

Attacco durissimo, a cui Gabrielli non ha porto l’altra guancia: «Non ho mai fatto riferimento alluso di droghe, men che mai da parte della vittima. Chiunque lo sostiene fa affermazioni prive di fondamento, calunniose verso le istituzioni e chi le rappresenta, rischiando tra l’altro di provocare nuovo dolore ai familiari della vittima». E poi: «In caso di ulteriori mistificazioni mi vedrò costretto a agire per le vie legali». L’impressione è che non finisca qui.

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