Caso Segre, la senatrice sull’astensione del centrodestra: «Ci sono rimasta molto male»

«Amareggiata e fortemente sorpresa». Così Liliana Segre ha definito il suo stato d’animo davanti a quei senatori che ieri si sono astenuti dall’approvare la sua mozione

Sono passate meno di 24 ore dall’approvazione della mozione di Liliana Segre sull’istituzione di una commissione anti-odio. Ventiquattro ore in cui non è mai cessata la polemica sulla decisione del centrodestra di astenersi. Scelta che è stata sin da subito criticata dai partiti di maggioranza, ma anche da alcuni esponenti politici interni alla stessa opposizione. Ora a commentare la decisione dell’astensione è la stessa prima firmataria della mozione. Segre sintetizza in due parole il suo stato d’animo davanti a quei senatori che ieri, 30 ottobre, hanno deciso di non approvare la sua proposta e poi non si sono alzati in piedi dopo il voto: «Amareggiata e fortemente sorpresa». «Lo so che molti mi hanno manifestato in tutti modi, come possibile, la loro solidarietà ma sono rimasta male – ha aggiunto la senatrice. – Vede, io sono al Senato per caso, ci sono arrivata a 88 anni, non ho mai fatto politica e non ragiono in termini politici, ma etici e morali. Mi sono rivolta alla coscienza di ognuno e pensavo che una commissione contro l’odio come principio dovesse essere accettata da tutti, mi sembrava un discorso quasi banale. Sono rimasta fortemente sorpresa perché tutti i distinguo che ho cominciato a sentire esulavano dal mio pensiero».


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