Salvini contesta la commissione Segre, gli risponde la sua nuova “nemica”: Raggi intitola una strada al rabbino Elio Toaff

Il Carroccio si è astenuto dalla mozione per la formazione di una commissione contro il razzismo. Raggi risponde a modo suo

«La commissione Segre rischia di essere di parte, perché non considera il fenomeno crescente della cristianofobia», così la Lega si è astenuta dalla commisione voluta da Liliana Segre per combattere razzismo e antisemitismo.


E se da una parte di Roma Salvini contesta una mozione che secondo il leader del Carroccio rischia di essere di parte e strumentalizzata per fini politici, dall’altra c’è il personaggio politico che più ossessiona il leader della Lega, la sindaca di Roma Virginia Raggi, che il giorno dopo partecipa all’intitolazione di una strada davanti la Sinagoga della Capitale a Elio Toaff, storico rabbino della comunità romana, scomparso nel 2015. Toaff, rabbino capo di Roma dal 1951 al 2001, è stato nel secondo dopoguerra la massima autorità spirituale e morale della comunità ebraica in Italia.


Un botta e risposta a stretto giro di posta tra i due. Nelle ultime settimane l’ex ministro non ha risparmiato attacchi e frecciatine all’esponente del M5S, tanto che due giorni fa ha lanciato al primo cittadino la sfida elettorale: «La Raggi prima va a casa meglio è per tutti. Per fare il sindaco di Roma in maniera più efficace rispetto sia a Marino che alla Raggi qualche idea in mente ce l’ho, ma non posso fare nomi perché non sarebbe rispettoso nei confronti dei romani. Prima li aspetto a firmare per mandare a casa la Raggi», aveva detto Matteo Salvini.

E la Raggi ha risposto a modo suo. Mentre il Carroccio ha deciso di non prendere posizione sulla richiesta di Liliana Segre, a seguito dei molti attacchi antisemiti ricevuti via web, la sindaca si è presentata questa mattina per l’inaugurazione di una Sinagoga. Un segnale, forse, non troppo velato a Salvini che la sfida è aperta.

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