Il Coronavirus trasforma anche la MotoGp: i campioni giocano da casa con il commento di Guido Meda

Mentre il Motomondiale è fermo per il Coronavirus, dieci piloti professionisti hanno preso il loro joypad e sono scesi in campo al Mugello

È domenica. In questa stagione per gli appassionati di moto c’è sempre un appuntamento fisso: il Motomondiale. L’ultimo fine settimana della scorsa stagione si correva in Argentina, sul circuito di Termas de Rìo Hond. Il MotoGp veniva vinto da Marc Márquez, mentre nella gara di Moto2 trionfava l’italiano Lorenzo Baldassari. Márquez avrebbe dominato tutta la stagione, vincendo 12 Gran Premi su 19 in calendario. Baldassari, in Moto2, sarebbe arrivato solo settimo.


Altri tempi. Migliaia di persone strette sulle gradinate. Piloti e meccanici vicini nei box e, nelle case dei tifosi, amici vicini ai televisori. Ora il Motomondiale è fermo. Sarebbe dovuto partire l’8 marzo, in Qatar, ma già per la pandemia da Coronavirus era saltata la gara di MotoGp. Poi tutto rinviato, una data dopo l’altra. I piloti di MotoGp però hanno scelto di non lasciare i propri i tifosi senza il loro spettacolo della domenica. Oggi Sky Sport Uno e Sky Sport MotoGP hanno trasmesso un MotoGp completamente virtuale.


A sostituire le carena delle moto ci hanno pensato i pixel del videogioco MotoGp19. Alle 15.00 i canali che di solito trasmettevano le immagini delle gare da tutto il mondo hanno messo in palinsesto una partita virtuale giocata al Mugello. Due cose non sono cambiate: i protagonisti e la voce che li raccontava.

Dieci piloti professionisti fra cui i fratelli Marc e Alex Márquez, Fabio Quartararo e Francesco Bagnaia si sono sfidati da casa sulla pista del Mugello. Sei giri di pista accompagnati dalla telecronaca di Guido Meda e Mauro Sanchini. Sul gradino più alto del podio, ovviamente non valido per la classifica, è arrivato Alex Márquez, fratello dell’attuale campione del mondo.

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