Coronavirus, Conte alle Regioni: «No agli scontri, serve correttezza. Lavoriamo collaborando»

«Le comunicazioni pubbliche non devono alimentare, anche inconsapevolmente, notizie pretestuose o scontri che non ci sono e non devono esserci», ha detto il premier

È durato circa tre ore il confronto serrato tra il presidente del Consiglio e i governatori di Regione, riuniti in videoconferenza a Palazzo Chigi per discutere del caos che negli ultimi tempi è venuto a crearsi tra ordinanze regionali e decreti del governo centrale con le misure restrittive per il contenimento del Coronavirus. Conte ha invitato i presidenti a non alimentare gli scontri tra potere centrale e locale e a continuare «a lavorare con la massima correttezza e collaborazione istituzionale».


«Ognuno di noi, ministri, governatori, a tutti i livelli istituzionali, sta dando il massimo con un obiettivo comune – ha detto il premier – che è quello di salvare più vite possibili e mettere in sicurezza il nostro Paese. Questo ci unisce e dovrà continuare a unirci. Questo deve contare più di ogni incomprensione, ora e in futuro».


Stando a quanto trapela, Conte ha poi parlato di correttezza istituzionale correlata anche alle comunicazioni pubbliche, sui media, comunicazioni che «non devono alimentare, anche inconsapevolmente, notizie pretestuose o scontri che non ci sono e non devono esserci».

Il parere degli esperti:

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