Coronavirus. Gli integratori possono distruggere il virus? No! Sequestrati siti e prodotti della Citozeatec

Sostenevano che i propri prodotti potevano distruggere il virus, ma gli integratori non sono in grado di farlo

Si può combattere il Coronavirus con gli integratori? Questa domanda la trovate nello speciale Fact-checking di Open sul Covid-19 e la risposta è ad oggi ancora «Falso!». Ci stanno provando in tutti i modi, riportando bozze di studi o dando conclusioni su ricerche che potrebbero avere, come in tanti altri casi, esito negativo. Un esempio tra i tanti riguardo la disinformazione sul Covid-19 è quello recente riguardante la vitamina D dove alcune testate parlavano di uno studio scientifico che non lo era affatto.

Non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino efficacia da parte di integratori e vitamine contro il Coronavirus. Tuttavia, cogliendo l’occasione, c’è chi ha provato a vendere degli integratori ed è finito sotto indagine vedendosi sequestrati i propri prodotti.

Il fantomatico «protocollo medico» di Citozeatec

Sul sito della società era stata pubblicata una sezione intitolata «Viremia da Coronavirus» che a sua volta era ospitata all’interno della sezione «Protocolli medici».

Un calendario di integratori da assumere e venduti dalla stessa società: Citexivir, Ergozym Plus, Probiotic P-450 e così via. Secondo quanto pubblicizzato, potevano «distruggere il virus»:

Gli attuali farmaci in commercio non sono strutturati per fagocitare i componenti parassiti come i virus.
Il Virus, infatti, come ogni essere vivente ha necessità di nutrirsi per vivere e quindi trova terreno fertile nelle catene del DNA e RNA umano che lo inglobano e lo trasportano nel corpo attraverso i turbinati (nel naso).
Da questo momento in avanti, gli enzimi che sono i nostri primi alleati, sono dei portatori sani del patogeno, in quanto non vengono attaccati dal sistema immunitario poichè riconosciuti come componenti generati dal corpo umano.
L’utilizzo del Citexivir, in grado di fornire l’energia alimentare che attrae il Virus è altamente focalizzata.
Infatti, il virus punta immediatamente ai componenti introdotti con il Citexivir ma questa volta, oltre al normale nutrimento, verrà auto distrutto dalla forte carica energetica che ne riceve.
In questo modo, il cavallo di Troia è proprio il Citexivir, che fornirsce le tasche enimatiche necessarie per assorbire e eliminare il virus, rispetto agli stessi enzimi endogeni.

Nello stesso sito di Pasquale Ferorelli della Citozeatec vengono riportate queste «teorie»:

Citozeatec utilizza enzimi con amminoacidi L che producono componenti “zuccherini” con strutture levogiro; tali zuccheri (veri trojan) vengono utilizzati dai virus patogeni ecc. e non essendo compatibili, per l’assenza degli enzimi “L” levogiro, si autodistruggono.

L’azienda vanta nel proprio sito di aver effettuato studi e ricerche, ma non risultano pubblicate con tanto di peer review su riviste scientifiche (serie e non predatorie). Come ben sappiamo, non ci sono studi che dimostrino l’efficacia di integratori nella lotta al Coronavirus.

La denuncia per frode e il sequestro

Il 3 aprile 2020 si apprende del sequestro di entrambi i siti della società (con dominio .IT e .COM) da parte della Guardia di Finanza:

Sono stati denunciati i titolari della Citozeatec, marito e moglie già coinvolti in passato per un’indagine di esercizio abusivo della professione medica, con l’accusa di frode in commercio. La Guardia di Finanza non ha sequestrato soltanto il sito, ma anche 170 mila integratori e prodotti spacciati per rimedi contro il Coronavirus per un valore pari a 3 milioni di euro.

Di Citozeatec si sapeva

Il nome Citozeatec non è nuovo per la sezione Fact-checking di Open, infatti compare proprio nella nostra guida utile alla domanda «Combattere il coronavirus con gli integratori» con tanto di bollino «Falso».

Il caso venne trattato dai colleghi di Butac di fronte a dei messaggi ingannevoli pubblicati sui social da parte della società. Anche Salvo Di Grazia aveva fatto notare come attuavano di fronte a casi come quello di una donna con tumore mammario chiedeva qualcosa per proteggersi dal virus: «Buonasera, le chiediamo di mettersi in contatto con noi tramite messaggio privato per fornire il supporto necessario».

Open.online is working with the CoronaVirusFacts/DatosCoronaVirus Alliance, a coalition of more than 100 fact-checkers who are fighting misinformation related to the COVID-19 pandemic. Learn more about the alliance here (in English)

Il parere degli esperti:

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