Coronavirus, la matematica dei contagi spiegata con semplicità ed efficacia da Angela Merkel – Il video

La Germania, che ha effettuato un numero di tamponi record, ha registrato finora oltre 132mila contagi

Angela Merkel spiega, in maniera semplice, l’impatto che il Coronavirus potrebbe avere sul sistema sanitario tedesco. Lo fa, numeri alla mano, con un modello matematico. La Cancelliera tedesca, che ha una laurea in fisica (conseguita nel 1978 all’Università di Lipsia) e un dottorato in chimica quantistica, ha spiegato il motivo che l’ha spinta a ridurre, seppur «lentamente e gradualmente», le misure di lockdown. La Germania, che ha effettuato un numero di tamponi record, ha registrato finora oltre 132mila contagi.


Il discorso

«Abbiamo raggiunto un successo intermedio e fragile. Sarebbe sbagliato velocizzare i tempi, dovremo convivere con il virus finché non ci saranno i vaccini. E per questo abbiamo elaborato dei modelli di osservazione. Ora siamo più o meno al fattore di riproduzione 1 – ha esordito la Cancelliera – il che significa che una persona ne contagia un’altra. Un valore medio. Se dovessimo però arrivare alla situazione in cui ognuno di noi contagia 1,1 persone, raggiungeremmo a ottobre la capacità di posti di terapia intensiva del nostro sistema sanitario. Se il valore diventerà 1,2 – e cioè ciascuno contagia solo un 20% in più, e dunque che su 5 persone una ne infetta 2 e il resto una sola – raggiungeremmo i limiti del sistema sanitario a luglio. Se il valore diventasse 1,3 – che non è comunque tanto, visto che alle spalle abbiamo una situazione in cui si contagiavano 4-5 persone a testa – il sistema sanitario toccherebbe i suoi limiti già a giugno» ha spiegato.


In Germania le scuole riaprono il 4 maggio

E infine: «L’evoluzione intera è basata sul fatto che noi assumiamo di poter monitorare e tracciare ogni soggetto infetto. E abbiamo diversi concetti di protezione, grazie ai quali è possibile ammorbidire le misure». Nonostante tutto, in Germania alcuni negozi riapriranno già nei prossimi giorni mentre le scuole il 4 maggio (in Italia, invece, a settembre).

Foto in copertina: Ansa | Epa | Christian Marquardt – Video da Facebook

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