Coronavirus, congedi parentali e voucher babysitter: Bonetti si sfoga col Nyt: «Inascoltate le mie richieste al governo»

In un’intervista al New York Times, la ministra della Famiglia ha detto che le sue proposte su congedo parentale, voucher babysitter e assegni per ogni figlio sono «rimaste inascoltate»

«È vero che le misure per le famiglie nella Fase 2 dell’emergenza Coronavirus non sono sufficienti, mi rendo conto», ha ammesso la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti (Italia Viva) in un’intervista al New York Times. «Ma il governo italiano – ha sottolineato – non mi ha dato ascolto». Bonetti ha raccontato al quotidiano statunitense di aver pensato a un piano per estendere il congedo parentale, per rinnovare il voucher babysitter e per dare alle famiglie un assegno per ogni figlio fino alla fine dell’anno, ma le sue richieste – è il suo sfogo – sono rimaste inascoltate», nonostante abbia insistito «con forza» con l’esecutivo sulla «necessità di strategie a lungo termine».


La «scarsa» attenzione alle misure per le famiglie – anche per via della mancata riapertura delle scuole – è uno dei punti su cui si sta sfibrando il rapporto tra Italia Viva e M5s all’interno del governo. In questo momento, le famiglie italiane «vivono in una situazione di grande incertezza ed era utile che si sentissero supportate non solo durante il blocco, ma anche dopo», ha detto Bonetti al giornale americano. Poi la ministra ha parlato del problema della bassa natalità in Italia, tra i tassi più bassi in Europa. «Se questi numeri diminuissero ulteriormente a causa della crescente incertezza – ha concluso Bonetti – sarebbe un disastro».


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