Coronavirus. La Francia riparte, ma è già polemica per gli assembramenti in metro – Le immagini

Nelle carrozze della metropolitana stracolme della capitale è difficile mantenere le distanze di sicurezza. E nel frattempo ad aggiungere tensione alle difficoltà, ci pensano i Gilet Gialli: prevista per oggi una loro manifestazione a Parigi

Dopo circa sette settimane di lockdown a causa del Coronavirus, anche la Francia riparte. Le riaperture e le regole per la Fase 2 sono più facilmente riassumibili rispetto alle nostre: riaprono tutte le attività industriali e commerciali (inclusi i parrucchieri e i centri estetici). I francesi potranno frequentare chi vogliono (non soltanto i “congiunti”) e potranno farlo in gruppi inferiori alle dieci persone.


Gli spostamenti – se non per questioni fondamentali – sono limitati a 100 chilometri dal domicilio. Come da noi, anche in Francia non si può tornare a mangiare nei ristoranti o a bere nei bar, andare in spiaggia, in piscina o frequentare i centri sportivi. Per il resto, i cittadini potranno tornare “alla normalità”.


Le immagini

E in parte è proprio questo il problema. Le prime immagini e video che arrivano dalla Francia – e in particolare dalla capitale Parigi – mostrano alcune carrozze della metropolitana strapiene nell’orario di punta mattutino, anche se la maggior parte dei passeggeri sembra essere dotata di mascherine. Impossibile dunque mantenere le distanze di sicurezza e applicare pienamente tutte le prescrizioni anti-Covid , nonostante alcune precauzioni introdotte dalle autorità, come dimostra la presenza di un dispenser di gel igienizzante.

Nel frattempo l’Eliseo e il governo hanno lanciato un appello «al senso di responsabilità dei francesi» per rispettare le regole, soprattutto quelle del distanziamento e delle mascherine obbligatorie sui mezzi di trasporto pubblici. Con l’appello, viene ricordato che per viaggiare sui mezzi durante gli orari di picco i francesi dovrebbero avere con loro un foglio di attestazione del datore di lavoro.

Sono considerazioni che si sommano ad altre preoccupazioni rispetto al numero di tamponi attualmente disponibili (con 1,1 tamponi ogni 100 abitanti la Francia è sotto alla media europea). Come in Italia, anche in Francia l’app per tracciare i contagi non è ancora disponibile e probabilmente non lo sarà prima di giugno. Inoltre, preoccupa anche il clima di crescente tensione sociale.

L’ultimo episodio a scuotere la politica è stato l’annuncio di una mobilitazione da parte di uno dei leader del movimento dei Gilet Gialli, che a partire da fine 2018 aveva inscenato manifestazioni violente nella capitale e in varie città del Paese. Dopo settimane di silenzio, Christophe Chalencon ha dichiarato di voler marciare oggi su Parigi con lo scopo di «uccidere il governo».

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