Fase 2, le palestre riaprono dal 31 maggio e resta l’obbligo della mascherina: come riparte la Lombardia – L’ordinanza

Il governatore Attilio Fontana ha firmato l’ordinanza regionale con alcune misure «più restrittive» rispetto a quelle del Dpcm firmato dal premier Conte

L’accordo governo-Regioni sembrava essere stato raggiunto nella notte, ma qualcosa alla fine è andato storto e i governatori hanno atteso tutto il giorno il nuovo Dpcm, arrivato in serata. Le disposizioni governative non avranno però validità in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, del resto lo prevede lo stesso decreto del governo: «Le regioni possono stabilire una diversa data in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori». Infatti ha fatto in tempo ad arrivare il Dpcm, che alcuni governatori hanno già firmato le loro ordinanze. Vincenzo De Luca ha annunciato di non aver neppure firmato l’intesa. Mentre Attilio Fontana ha deciso di adottare alcune regole diverse nella regione più colpita d’Italia.


In Lombardia resta l’obbligo della mascherina all’aperto, in alternativa bisogna coprire le «vie respiratorie con altri indumenti utili». La mascherina sarà obbligatoria anche nei ristoranti, dove bisognerà anche misurare la febbre ai clienti e ai dipendenti, secondo la nuova ordinanza firmata da Fontana. Inoltre per palestre e piscine bisognerà aspettare il 31 maggio. Da domani, 18 maggio, riapriranno – a parte parrucchieri, estetisti, bar e ristoranti – anche chiese e musei. La prima messa si terrà alle 8 nel Duomo di Milano dove sulle panchine sono stati posizionati gli adesivi affinché i fedeli mantengano la distanza di sicurezza.


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