Michelle Obama sulla morte di George Floyd: «Molti di noi crescono imparando che con il razzismo bisogna venire a patti»

L’ex first lady non ha ricordato solo Floyd ma anche le altre vittime di omicidi a sfondo razzista

Michelle Obama si schiera a favore delle proteste per la morte di George Floyd. O meglio. Si schiera a favore della battaglia contro il razzismo, visto che è difficile associarsi alla violenza che sta nascendo dalle proteste che si stanno diffondendo negli Stati Uniti. Con un post su Facebook l’ex first lady ricorda non solo George Floyd, ma anche Breonna Taylor la donna di 26 anni uccisa a marzo dalla polizia di Lousiville e Ahmaud Marquez Arbery l’uomo di 25 anni ucciso a marzo mentre faceva jogging.


Tutti e due afroamericani. Esattamente come gli altri nomi che ricorda Michelle Obama: Eric, Sandra e Michael. L’ex first lady spiega che il razzismo è qualcosa che non può più esistere negli Stati Uniti: «Molti di noi crescono imparando che il concetto di razza e il razzismo sono cose con cui bisogna semplicemente scendere a patti».


Prima di pubblicare i ritratti delle vittime disegnate dal pittore Nikkolas Smith, Michelle spiega che per sradicare il razzismo dal Paese occorre l’impegno di tutti, non importa di che etnia siano: «Prego perché noi possiamo avere tutti il coraggio di fare questo cammino, prego per la anime e per le famiglie di chi è stato portato via».

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