Coronavirus, polemiche sulla maestra di Prato che fa lezione ai bimbi al parco. La Cisl: «Viola le regole»

108 genitori hanno scritto una lettera aperta per difenderla: «La maestra Francesca non si è schierata contro qualcuno ma a fianco dei suoi piccoli alunni e dei bambini in generale»

Ha scelto di non rinunciare all’educazione dei propri alunni e al rapporto con loro, cominciando a rincontrarli non appena i parchi sono stati riaperti dopo il lockdown legato all’emergenza Coronavirus. Questo è quello che ha fatto un’insegnante di Prato, Francesca, che insegna in una scuola materna della città. Ha preso un po’ di libri, ha avvertito i genitori dei bambini, e con le opportune distanze di sicurezza e la mascherina aderente al volto ha cominciato a fare lezione. Questa volta al parco, fuori dalle pareti in cemento dell’isituto. Un’idea che sembrava vincente, fino a quando la notizia non è arrivata alle orecchie di Claudio Gaudio, segretario del sindacato Cisl del settore Scuola di Prato.


Il sindacalista si è opposto all’iniziativa dicendo che, così facendo, l’insegnante correva il rischio di «far passare da nullafacenti le colleghe» ma anche perché – a suo dire – la condotta della maestra non rispettava tutte le norme di contenimento del virus. Un’osservazione che ha lasciato di stucco l’insegnante che ha invece replicato spiegando, in un’intervista in radio, che quello era solo un atto di amore nei confronti dei suoi alunni e che i genitori erano assolutamente favorevoli. 


La lettera dei genitori

L’affetto dei genitori si è fatto subito sentire: in 108 hanno scritto e firmato una lettera aperta nel tentativo di difenderla. Hanno spiegato che quella di Francesca è stata un’iniziativa lodevole. E hanno aggiunto che il progetto si era rivelato molto utile: dallo scoppio della pandemia hanno dovuto far fronte all’abbandono dei propri figli da parte delle istituzioni in questi giorni di lockdown e hanno detto di aver provato vergogna dopo aver letto l’intervento del leader della Cisl.

«La maestra Francesca non si è schierata contro qualcuno ma a fianco dei suoi piccoli alunni e dei bambini in generale», hanno scritto nella lettera, come riporta il Corriere della Sera. E ancora: «I bambini non avendo colore politico e non essendo iscritti ad alcun sindacato o associazione di categoria, vedono spesso calpestati i propri diritti». Infine: «L’iniziativa della maestra Francesca è anche un gesto di disobbedienza civile che troviamo necessario in un momento in cui a tutti è richiesto impegno per ricostruire un Paese migliore. Un gesto di coraggio da sostenere e prendere come esempio».

Come spesso accade quando si innesca una catena di solidarietà, quell’iniziativa è stata presa come modello da replicare da altre insegnanti e il 4 giugno è stata aperta una pagina Facebook – “Prati nelle Storie” – per pubblicizzare il progetto.

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