Salvini a Codogno con la mascherina. Assembramento sotto il palco. Il sindaco: «Lo stesso accadde con Mattarella» – Il video

Ancora una volta, durante una manifestazione, le misure per il contenimento del virus sono venute meno

Nel suo tour estivo cadenzato da comizi in giro per l’Italia, per Matteo Salvini oggi è stato il turno di Codogno, città del lodigiano simbolo della pandemia da Coronavirus perché qui è stato registrato il primo caso legato al virus. Inoltre, il comune da poco più di 15 mila abitanti è stato uno dei primi ad essere dichiarato “zona rossa”. Ancora una volta, durante una manifestazione, le misure per il contenimento del virus sono venute meno.


«In diretta da Codogno, comunità che ha tanto sofferto e alla quale finalmente posso portare il mio e il vostro abbraccio», scriveva Salvini in un post Facebook mentre qualcuno, ironicamente, gli faceva notare che «portare abbracci significa non aver capito la lezione» – riferendosi al distanziamento sociale.


La manifestazione

Arrivato a destinazione, il capo della Lega è stato accolto dagli applausi da chi lo aspettava in piazza per stringergli la mano e fare un selfie. Ma ad aspettarlo nella piazza centrale c’era anche un gruppo di neodiplomate della città con mascherina e cartelli “Non ci rappresenti” o “Più bacini, meno Salvini” e “Non si specula sui morti”.

Tutti indossano la mascherina ma è impossibile non notare l’assembramento sotto il palco nell’area del mercato di Codogno. «Guarda che bella mascherina made in Codogno. Bisogna usare il buon senso – dice Salvini – ma la gente chiede di poter vivere, lavorare, sperare, studiare, incassare, passeggiare». Ai giornalisti che gli chiedono spiegazioni sulle normale di sicurezza, l’ex capo del Viminale risponde: «L’assembramento? Mi sembra voglia di ripartire». Poi, il consueto rito del selfie con i sostenitori, ma stavolta con indosso il dispositivo di sicurezza. «Qui non viene a fare lo spavaldo senza mascherina, ha paura», scrivono su Twitter.

La reazione del sindaco

Al termine della manifestazione, sono state chieste spiegazioni anche al sindaco Francesco Passerini, che ha accolto Salvini insieme ad altri sindaci della Lega del territorio, e che ha detto: «il 2 giugno era uguale» – con riferimento alla manifestazione del centrodestra, a Roma.

«Codogno è una città che sa soffrire ma ha anche consapevolezza e responsabilità. Come è successo per la visita del presidente Mattarella, c’è voglia di stare insieme». E ha proseguito: «È passato un mese e, toccando ferro, è andato tutto bene. Le cose bisogna farle con testa e lucidità. Soltanto se c’è caos, poi si rischiamo ripercussioni più gravi». E ha concluso: «Come vedete, qui la mascherina ce l’hanno tutti, siamo a contagio “zero” da due giorni, anche a livello provinciale. Io confido nella serietà e responsabilità dei miei concittadini, come ho fatto già dal primo giorno».

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