Bocelli fa marcia indietro: «Sono stato frainteso. Negazionista sul virus? No, ma succedono cose strane» – Il video

Ieri il tenore aveva detto di essersi sentito «umiliato e offeso come cittadino quando gli è stato vietato di uscire di casa», manifestando poi «qualche dubbio su questa cosiddetta pandemia»

«Succedono cose strane in questo Paese. Ieri ho fatto un breve intervento al Senato e curiosamente sono stato definito un “negazionista”» a proposito del Coronavirus. «Che strano. Mi sono speso fin dal primo giorno per aiutare chi era in difficoltà in ragione del virus. Con la fondazione che porta il mio nome abbiamo cercato di recuperare subito tutto quello che serviva, poi sono venuto qui nella città un po’ simbolo del contagio per fare una preghiera per tutti e anche per dimostrare che la paura è la sola cosa di cui bisogna avere paura. Deve essere su questo fatto che sono stato frainteso». Andrea Bocelli he prova a spegnere le polemiche che lo hanno travolto dopo l’intervento di ieri, 27 luglio, al convegno al Senato organizzato da Vittorio Sgarbi, con la partecipazione di Matteo Salvini, che ha chiamato a raccolta scettici fino al negazionismo.


L’intervento controverso di Bocelli e il dietrofront

Il tenore aveva affermato di essersi sentito «umiliato e offeso come cittadino quando mi è stato vietato di uscire di casa», manifestando poi «qualche dubbio su questa cosiddetta pandemia». Parole forti che hanno sollevato un polverone visto il numero rilevante di contagi e vittime in Italia. Ieri sera il dietrofront. «Da più di un mese ci hanno rassicurato. Il Napoli, tra l’altro, dopo la vittoria in Coppa Italia, ha fatto il diavolo a quattro e non è successo niente grazie a Dio. Io sono ottimista» ha concluso Andrea Bocelli.


Foto in copertina: MAURIZIO BRAMBATTI/ANSA

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