Richard Gere ai ragazzi: «Mettere la mascherina è un gesto di compassione e saggezza: siate attenti, il Covid è un faccenda seria»

Queste le sue parole durante l’incontro, in diretta streaming, con i giovani del Giffoni Film Festival

Quello di Richard Gere è un vero e proprio appello ai giovani affinché rispettino scrupolosamente le regole anti-Coronavirus in un momento particolarmente delicato come quello che stiamo affrontando. «Sono contento di vedere tanti di voi con le mascherine. In questa pandemia ho perso due persone a cui tenevo tanto, il mio acting coach, e un altro amico che era un produttore musicale. Per favore siate attenti, è una faccenda molto seria» ha detto nell’incontro in diretta streaming con il Giffoni Film Festival.


L’incontro con i ragazzi in streaming

L’attore, in 40 minuti, ha risposto a tutte le domande dei ragazzi negli hub del Festival in collegamento da vari Paesi, come Croazia, Spagna, Polonia e Macedonia del nord.


L’impegno umanitario di Richard Gere

«Ci sono due cose su cui dobbiamo tutti lavorare – ha aggiunto Richard Gere – Una è la saggezza, nel senso di capire la natura della realtà, il fatto che siamo tutti interconnessi e la vostra generazione lo capisce più di tutti». L’altra, «invece è la compassione. Augurare all’altro di stare bene, sentire un senso generoso dell’amore. Comprendere che tutti hanno problemi e soffrono. Quando te ne rendi conto, il passo successivo è fare qualcosa per aiutare chi sta peggio di noi. Le cose di cui sono veramente fiero sono quelle legate all’aver aiutato qualcuno». L’anno scorso Richard Gere è salito a bordo della Open Arms: «Quando faccio qualcosa riceve più attenzione perché sono famoso, ma non vuol dire che sia più importante. Non serve per forza compiere grandi gesti, ne basta uno piccolo, come superare la propria rabbia, comprendere di più gli altri, non essere consumati dall’avidità. Ovviamente chi ne ha la possibilità dovrebbe anche agire concretamente».

Foto in copertina: Facebook | Giffoni Film Festival

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