Marcia della liberazione, tra i manifestanti anche i vigili urbani: «Mascherine? Diciamo no alla multa incondizionata» – L’intervista

di Fabio Giuffrida

A parlare a Open è Marco Milani della polizia locale di Roma che oggi scende in piazza. «Se gli altri manifestanti non metteranno la mascherina, di certo non gli faremo le multe, non possiamo e comunque non facciamo i moralizzatori»

Tutti in piazza, a Roma, per la manifestazione dei negazionisti. A sorpresa ci sono anche alcuni esponenti della polizia locale di Roma per dire no all’ordinanza del governatore del Lazio Nicola Zingaretti che ha introdotto l’obbligo «indiscriminato» della mascherina all’aperto per contenere la pandemia del Coronavirus. «Perché dobbiamo sanzionare un cittadino che si è appena abbassato la mascherina per fumare? Perché dobbiamo multarlo se è isolato o se rispetta il distanziamento e non indossa la mascherina? Ci basta già la crisi, 600 mila persone, ricordiamocelo, hanno perso un posto di lavoro e noi dobbiamo sanzionarli con multe fino a mille euro?». Così Marco Milani, coordinatore dell’Ugl Polizia locale di Roma spiega a Open la loro decisione di scendere in piazza coi negazionisti. Guai, però, ad affiancarli ai no mask o all’estrema destra. Con loro non hanno nulla a che fare, precisano.


«Oggi non multeremo nessuno, non siamo moralizzatori»

Con queste ordinanze, ritenute «di difficile applicazione», «rischiamo ancora più aggressioni»: «Noi non neghiamo che il Coronavirus sia una forma influenzale particolarmente aggressiva ma che debbano essere prese delle misure ragionevoli, chiare e di facile comprensione sia per chi le deve rispettare sia per chi deve imporsi affinché vengano rispettate. La gente, invece, le percepisce come immotivate». E se alla manifestazione qualcuno non dovesse indossare la mascherina? I vigili urbani dell’Ugl Roma non alzeranno un dito: «Non siamo moralizzatori e comunque noi la metteremo. Peraltro non abbiamo l’obbligo di sanzionare i trasgressori fuori dal servizio».


«La nostra è una provocazione»

Quando facciamo notare che, forse, non era il momento di scendere in piazza con oltre 5.000 casi al giorno e un rischio lockdown (seppur localizzato) dietro l’angolo, Milani replica: «La nostra vuole essere anche una provocazione, solo così oggi riusciamo a parlare alla gente dei nostri problemi. Delle aggressioni che subiamo e del fatto che abbiamo ruoli di polizia ma senza alcuna tutela. Siamo solo dipendenti comunali. E, poi, il problema è contingente, va affrontato adesso, non possiamo di certo posticipare le nostre rivendicazioni». Nonostante i numerosi controlli anti-Covid (con tanto di denunce per chi si spostava senza alcuna motivazione nel periodo di lockdown), in questi giorni Milani non ha elevato multe per mancato uso della mascherina.

«Disagio a multare i cittadini già in difficoltà»

Dall’Ugl Autonomie ci fanno sapere che «la partecipazione dei vigili urbani alla manifestazione di Roma deve intendersi come personale e non a nome del sindacato. I vigili di Roma si trovano a disagio a dover multare i cittadini, già in difficoltà. L’obbligo delle mascherine – concludono – non favorirà questa situazione, anzi renderà tutto più pericoloso. Ci dicono “perché sanzionate noi e non i rapinatori?”».

Foto in copertina di repertorio: ANSA/ANGELO CARCONI

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