Il Lazio guarda al modello De Luca. Zingaretti: «Chiudere le scuole un mese per salvare l’anno scolastico»

Secondo l’ultima ordinanza regionale, in Campania tutte le scuole rimarranno chiuse fino al 14 novembre, comprese le materne. Ora anche il Lazio potrebbe andare nella stessa direzione

Il nuovo Dpcm dovrebbe stringere ancora di più la vite delle norme per contenere il Coronavirus. Si parla di un coprifuoco più severo, di blocco della mobilità fra regioni e soprattutto di didattica a distanza. Esattamente come in Campania, la misura sulla chiusura delle scuole potrebbe però essere anticipata e resa ancora più dura dalle singole regioni, a partire dal Lazio. Il governatore, e segretario del Pd, Nicola Zingaretti ha spiegato a Lucia Annunziata durante la trasmissione Mezz’ora in più che quello delle scuole è un tema sul tavolo della giunta regionale: «Dobbiamo salvaguardare le scuole, soprattutto le elementari e le medie, ma credo che fare la didattica a distanza per un mese possa salvare l’anno scolastico così come chiudere un teatro per un mese può salvare la stagione».


I provvedimenti potrebbero quindi essere ancora più netti di quelli stabiliti dal nuovo Dpcm visto che, secondo le indiscrezioni, le prossime misure per la didattica a distanza riguarderebbero solo le scuole superiori e le università. Il modello sarebbe quindi quello del governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che con la sua ultima ordinanza ha deciso per la chiusura di tutte le scuole, comprese quelle per l’infanzia, fino al 14 novembre.


L’aumento dei contagi nel Lazio

Nelle ultime 24 ore il numero dei nuovi positivi nella regione Lazio è salito a 2.351, quasi un centinaio in più rispetto al 31 ottobre quando questo dato si era fermato a 2.289 nuovi contagi. Nella regione attualmente ci sono 36.106 pazienti positivi, di cui 33.866 in isolamento domiciliare, 2.055 ricoverati in ospedale e 185 in terapia intensiva.

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