Il Countdown – Chi sono i QAnon (e perché fanno paura)?

di David Puente

Nel 2016 le elezioni americane erano caratterizzate dalle fake news, quelle del 2020 dalle teorie del complotto QAnon

Le elezioni americane del 2016 sono strettamente associate al termine «Fake News», ampiamente usato anche durante il primo mandato presidenziale di Donald Trump di cui è diventato uno dei maggiori diffusori. Qualcosa è cambiato, c’è stata una evoluzione dove si sono via via condensate tutta una serie di fandonie e bufale in qualcosa di peggio, di estremamente grave tanto da scomodare persino l’FBI: il movimento QAnon. A partire dal 2017 le numerose falsità hanno alimentato di fatto innumerevoli teorie di complotto a favore del Presidente Donald Trump, di cui i seguaci di un fantomatico utente di nome «Q» sono suoi estremi sostenitori. Possiamo sostenere che queste elezioni americane 2020 saranno caratterizzate proprio dalle più assurde e insensate teorie cospirazioniste.



Nel corso degli anni i QAnon sono riusciti a fagocitare altri movimenti e credenti di svariate teorie di complotto, come quelle sull’11 settembre e quelle antisemite camuffate da antisionismo. Si tratta di un fenomeno che l’FBI considera seriamente ritenendolo un pericolo per la nazione, dello stesso avviso la Camera americana che attraverso una risoluzione bipartisan ha condannato l’intera setta digitale. Donald Trump non li condanna, lo stesso ha ammesso che gli fanno comodo in quanto suoi sostenitori e qualcuno di loro potrebbe essere eletto tra le fila dei Repubblicani.

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