Coronavirus, l’annuncio di Fontana: «Lombardia in zona gialla dal 13 dicembre»

di Redazione

Il governatore in un post su Facebook: «Questa mattina il ministro Speranza mi ha informato che venerdì firmerà l’ordinanza, sabato sarà pubblicata e domenica entrerà in vigore». Ecco cosa cambia

«Da domenica la Lombardia sarà ufficialmente zona gialla». Lo ha annunciato il presidente della Regione, Attilio Fontana. «Questa mattina il ministro Speranza mi ha informato che, come per le volte precedenti, venerdì firmerà l’ordinanza, sabato sarà pubblicata e domenica entrerà in vigore», ha spiegato Fontana, in un post su Facebook. «Il trend dei numeri in Lombardia si conferma in diminuzione sia per quanto riguarda la circolazione del virus, sia per i ricoveri nei reparti ordinari che intensivi – ha detto Fontana -. Un risultato raggiunto grazie ai comportamenti virtuosi di tutti i lombardi. Esorto tutti a continuare su questa strada di responsabilità quotidiana che consente di tenere sotto controllo il virus».


La decisione era nell’aria, tanto che già il 4 dicembre scorso il governatore lombardo aveva detto: «Se i dati continueranno a essere quelli delle ultime due settimane e se non ci saranno, come io sono convinto, peggioramenti», la Lombardia settimana prossima «diventerà gialla». Il passaggio in zona gialla comporta un allentamento delle restrizioni nella Regione. Ieri, 8 dicembre, la Lombardia ha registrato 1.656 nuovi contagi e 128 decessi per Covid-19.


Cosa cambia con il passaggio della Lombardia in zona gialla

Per effetto del passaggio in fascia gialla, da domenica 13 dicembre in Lombardia ci si potrà spostare tra Comuni e verso altre Regioni gialle, se necessario transitando anche in Regioni rosse. Questo varrà fino al 20 dicembre, in quanto dal giorno successivo entrerà in vigore la stretta prevista dall’ultimo Dpcm e dal decreto di Natale: spostamenti vietati verso altre Regioni dal 21 dicembre e verso altri Comuni il 25 e 26 dicembre e a Capodanno. Rimane valido il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino come in tutto il resto del Paese. Bar e ristoranti possono riaprire, dalle 5 del mattino fino alle 18. Restano consentiti sia il servizio di asporto (fino alle 22) sia la consegna a domicilio (non ci sono limiti di orario).

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