Coronavirus, la teoria del complotto dello scienziato Wye che non trova il virus. Ma nessuno trova lui

di Juanne Pili

Così il commento di un utente anonimo è diventato la fonte «scientifica» di alcuni negazionisti della Covid-19

Ci avete segnalato una lettera che sta circolando su WhatsApp. L’autore sarebbe un certo Andrew Wye, sedicente scienziato che avrebbe trovato in 1500 campioni ritenuti positivi al nuovo Coronavirus dei virus influenzali. Insomma, non sarebbe riuscito a trovare il Sars-Cov-2 mettendo in dubbio l’emergenza sanitaria.

La fonte in italiano è il sito di una organizzazione politica che attribuisce al dottor Salvatore Rainò il merito di aver segnalato loro il testo della lettera. In cima alla pagina troviamo il link alla presunta fonte originale, un post Facebook che probabilmente l’autore ha reso privato in un secondo momento. Dall’indirizzo internet (per i pignoli, la URL) leggiamo che si tratta di un certo Kevin Blackburn, il cui profilo si presenta da sé.

Per chi ha fretta:

  • La lettera che circola su WhatsApp è un meme già attribuito a un altro autore in maniera truffaldina;
  • La fonte originale è il commento di un utente anonimo sotto il post di un blog;
  • Il contenuto è un compendio di narrazioni negazioniste della Covid-19 già ampiamente smentite.

Andrew Wye e il virus inventato

Riportiamo di seguito il testo integrale della lettera in italiano.

Ricerca del dottor Andrew Wye PhD dalla California

Questa è una prospettiva interessante.

Ho un dottorato in virologia e immunologia. Sono uno scienziato di laboratorio clinico e ho testato 1500 campioni Covid 19 positivi “presunti” raccolti qui nel sud della California. Quando il mio team di laboratorio e io abbiamo testato i postulati e l’osservazione di Koch con un SEM (microscopio elettronico a scansione), non abbiamo trovato alcun Covid in nessuno dei 1500 campioni. Quello che abbiamo scoperto è che tutti i 1.500 campioni erano principalmente influenza A e alcuni influenza B, ma non un singolo caso di Covid, e non abbiamo usato il B.S. Test PCR.  

Abbiamo quindi inviato il resto dei campioni a Stanford, Cornell e alcuni dei laboratori UC e hanno trovato gli stessi risultati come noi, NESSUN COVID. Hanno trovato l’influenza A e B. Poi abbiamo parlato tutti con il CDC e abbiamo chiesto loro campioni COVID validi, che il CDC ha detto di non poter fornire perché non avevano campioni. Siamo ora giunti alla conclusione definitiva attraverso tutta la nostra ricerca e il lavoro di laboratorio che COVID 19 era immaginario e fittizio.  

L’influenza si chiamava Covid e la maggior parte dei 225.000 morti morì di comorbidità come malattie cardiache, cancro, diabete, enfisema, ecc. e poi hanno preso l’influenza che ha indebolito ulteriormente il loro sistema immunitario e sono morti. Devo ancora trovare un singolo campione di Covid 19 valido con cui lavorare. Noi, nelle 7 università che hanno eseguito i test di laboratorio su questi 1500 campioni, stiamo ora facendo causa al CDC per frode Covid 19. Il CDC deve ancora inviarci un singolo campione di Covid 19 valido, isolato e purificato.  oppure non vogliono inviarci un campione valido, dico che non c’è il Covid 19, è fittizio.  

I quattro articoli di ricerca che descrivono gli estratti genomici del virus Covid 19 non sono mai stati in grado di isolare e purificare i campioni.  I quattro articoli scritti su Covid 19 descrivono solo piccoli frammenti di RNA lunghi solo da 37 a 40 paia di basi, il che NON È UN VIRUS.  Un genoma virale è tipicamente compreso tra 30.000 e 40.000 coppie di basi. Con quanto dovrebbe essere cattivo Covid dappertutto, come mai nessuno in nessun laboratorio al mondo ha isolato e purificato questo virus nella sua interezza?  Questo perché non hanno mai trovato il virus, tutto ciò che hanno trovato sono stati piccoli pezzi di RNA che comunque non sono mai stati identificati come virus.   

Quindi quello con cui abbiamo a che fare è solo un altro ceppo di influenza come ogni anno, COVID 19 non esiste ed è fittizio.  Credo che la Cina ei globalisti abbiano orchestrato questo inganno del COVID (l’influenza camuffata da un nuovo virus) per provocare la tirannia globale e uno stato di sorveglianza della polizia globale totalitaria, e questo complotto includeva una massiccia frode elettorale.

In sostanza non si fa altro che rilanciare vecchie narrazioni negazioniste, conservandone anche alcuni strafalcioni, come la confusione tra Covid (la malattia) e il virus (SARS-CoV-2), che ci risulta curiosa da parte di un dottore in virologia e immunologia.

Si sostiene quindi che il virus non esiste. Inoltre esisterebbe un complotto globale con annessa frode elettorale, che richiama le narrazioni di QAnon in difesa di Donal Trump.

Il testo in alcuni punti è piuttosto confusionario, tanto da farci pensare a una burla. Questi fantomatici 1500 campioni infatti sarebbero stati verificati con «i postulati e l’osservazione di Koch con un SEM (microscopio elettronico a scansione)», mentre l’autore precisa che «non abbiamo usato il B.S. Test PCR».

Ricordiamo che l’analisi PCR permette di riconoscere sequenze genetiche specifiche, in questo caso del SARS-CoV-2. Ed è quindi la più attendibile in assoluto, con una probabilità estremamente bassa di produrre falsi negativi, se tali analisi vengono eseguite correttamente. Per maggiori approfondimenti suggeriamo la lettura della nostra Guida ai test diagnostici.

La fonte originale: un vecchio meme

Supponendo di trovarci davvero di fronte a uno scienziato che lavora nei laboratori della California, abbiamo cercato su Scopus (portale che riporta e misura il lavoro dei ricercatori nel Mondo). Abbiamo trovato un «Andrew Wye», ma non risultano ricerche scientifiche a suo carico, inoltre è neozelandese. Potete trovare con Google diversi articoli dove questo nome è associato a medici o altri esperti omonimi, che non sembrano proprio corrispondere al nostro uomo.

Allora abbiamo preso alcune parole chiave del testo tradotte in Inglese, e le abbiamo date in pasto al motore di ricerca. Scopriamo che i colleghi Politifact si erano già occupati della medesima lettera una settimana prima. Viene riportata l’introduzione e il link alla fonte originale, un altro post Facebook.

«I have a PhD in virology and immunology. I’m a clinical lab scientist and have tested 1500 ‘supposed’ positive Covid 19 samples collected here in S. California,” the caption says. “What we found was that all of the 1500 samples were mostly Influenza A and some were influenza B, but not a single case of Covid».

Il presunto autore smentisce le tesi negazioniste

È proprio il medesimo testo. Solo che viene attribuito al professor Robert Oswald, il quale esiste davvero, ma lavora presso il dipartimento di medicina molecolare della Cornell University.

Politifact | Il post Facebook con la lettera attribuita al professor Robert Oswald.

Oswald però non c’entra niente. Il Professore ha dovuto persino pubblicare una velata smentita nel sito della sua facoltà:

«La COVID-19 è reale. Qualsiasi post di Facebook che suggerisca il contrario è una bufala e non è vero. Indossa una maschera, pratica il distanziamento sociale e fai il vaccino quando sarà disponibile».

Cornell University | Il professor Robert Oswald smentisce le tesi negazioniste della Covid-19.

L’origine del meme: un commento anonimo

Del caso si sono occupati anche i colleghi di Snopes, i quali sono riusciti a risalire alla reale fonte originale. Si tratta del commento riportato da un utente anonimo sotto al post del Istoria Ministries Blog, col nickname «Sojourner». Notiamo che il finale originale è meno vago, riportando più chiaramente che la «frode elettorale» sarebbe quella ai danni di Trump.

Istoria Ministries Blog | Il commento di Sojourner.

Conclusioni: dove nascono le nostre paure

Invitiamo tutti i lettori e le lettrici che conservano ancora dubbi e paure sui vaccini anti-Covid, e le restrizioni che la pandemia ci ha imposto, a riflettere sul modo in cui certe narrazioni – che hanno ispirato la loro comprensibile ansia – vengono costruite dai vari guru di queste tesi.

Abbiamo visto un caso emblematico che può rappresentarne molti: una organizzazione politica e un personaggio a noi già noto per precedenti affermazioni «alternative», collegato a diversi altri. Questa è la cifra del rigore con cui vengono selezionate le loro fonti.

Open.online is working with the CoronaVirusFacts/DatosCoronaVirus Alliance, a coalition of more than 100 fact-checkers who are fighting misinformation related to the COVID-19 pandemic. Learn more about the alliance here (in English).

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