Via libera alle piste da sci: ecco quando riaprono gli impianti e quali sono le regole da seguire

Il Cts ha stilato una serie di regole per permettere la ripartenza in sicurezza. Breve guida per orientarsi

Il Comitato tecnico scientifico ha dato il via libera tanto atteso: a partire dal 15 febbraio, data fissata dall’ultimo Dpcm, le piste da sci potranno riaprire. L’ok è arrivato lo scorso 4 febbraio, al termine di una riunione in cui è stato esaminato il protocollo messo a punto dalle Regioni lo scorso 28 gennaio, che fin dall’inizio della stagione invernale hanno fatto pressing sulla ripartenza degli impianti nonostante il Coronavirus. La possibilità di riaprire, comunque, resta condizionata a diverse regole. Vediamo quali.


Quali impianti da sci possono riaprire

Le piste da sci potranno essere praticabili solo nelle aree in zona gialla. A differenza di quanto richiesto dai presidenti di regione, dunque, gli impianti non potranno riaprire nelle aree arancioni, nemmeno con una capienza ridotta sulle funivie, cabinovie e seggiovie e con l’utilizzo obbligatorio di mascherine. La limitazione è stata accolta con fastidio dai gestori, che temono una stagione discontinua: qualora la regione o singole aree del territorio (come accaduto in Umbria e Alto Adige) dovessero vedere un peggioramento dei contagi, i loro impianti dovrebbero richiudere immediatamente.


Le regole sulle piste

Chi potrà aprire dovrà attenersi a regole molto rigide. In primis è obbligatorio l’utilizzo di mascherina Ffp2 a prescindere dal luogo in cui ci si trova e va mantenuto sempre il corretto distanziamento interpersonale. La regola del distanziamento, mirata a evitare assembramenti, si applica anche a nuclei familiari, ai conviventi e ai congiunti, ad eccezione dei soggetti (come i bambini) che necessitano di accompagnamento o di assistenza (come i non vedenti). Per quanto riguarda gli impianti in salita, bisognerà rispettare una capienza massima del 50% sulle cabinovie, sulle funivie e sulle seggiovie chiuse con cupole paravento. Le seggiovie aperte, invece, potranno essere riempite al 100%.

Biglietterie e skipass

Per evitare folle o file di persone alle biglietterie per entrare, il Cts ha fornito indicazioni precise che possono variare da impianto a impianto a seconda della capienza. Nel documento si legge:

È necessario limitare il numero massimo di presenze giornaliere mediante l’introduzione di un tetto massimo di skipass giornalieri vendibili, che tenga conto non solo delle quote giornaliere, ma anche di quelle settimanali e stagionali.

Bar e ristoranti negli impianti

Anche nel caso dei bar, dei rifugi e dei ristoranti, sarà necessario indicare la capienza massima. Per evitare file, il Cts consiglia di organizzare gli ingressi prediligendo il sistema di prenotazione. Inoltre è sempre preferibile «prediligere la consumazione di alimenti e bevande all’aperto, inclusa l’ordinazione e la consegna del cibo da asporto, anche adottando strutture provvisorie».

Immagine di copertina: EPA/GIAN EHRENZELLER

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