Ddl Zan, in migliaia alla manifestazione a Milano. All’Arco della Pace anche cantanti e politici di centrodestra. Lo slogan: «Il tempo è scaduto»

Oltre al promotore della legge Alessandro Zan, sono scesi in strada, tra gli altri, anche Paola Turci e Gaia. Presenti esponenti di Forza Italia e del M5s: in prima linea anche l’ex compagna di Berlusconi, Francesca Pascale

Poco prima delle 15.30 è cominciata a Milano la manifestazione a sostegno del Ddl Zan, la legge contro l’omotransfobia che porta il nome del deputato Alessandro Zan e che negli ultimi giorni ha portato allo scontro di fuoco tra Fedez e la Rai (accusata di aver tentato di “modificare” il suo discorso al Concertone del 1° maggio). Una legge contrastata dal centrodestra, Lega e Fratelli d’Italia in primis, e che ha ricevuto, invece, il sostegno di alcuni esponenti politici di Forza Italia come Elio Vito che oggi, insieme alla senatrice Alessandra Maiorino del M5s (intervistata due giorni fa da Open), è sceso in piazza. Presenti cantanti e artisti come Paola Turci, Coma Cose e Gaia.


In piazza anche Malika, la ragazza cacciata di casa perché lesbica

ANSA/PAOLO SALMOIRAGO | La manifestazione all’Arco della Pace a Milano

Sul palco è intervenuta Malika, la ragazza cacciata di casa perché lesbica, e Jean Pierre, il giovane aggredito a Roma solo perché stava baciando il suo ragazzo come raccontato da Open. Presenti anche Valentina Petrillo, atleta transgender ipovedente che andrà alle paralimpiadi di Tokyo, e Martina ed Erika, le fondatrici della pagina “Le perle degli omofobi”: una coppia di ragazze prese di mira, quotidianamente, con insulti e minacce di morte. Non parteciperà, invece, il sindaco di Milano, Beppe Sala, poiché a lavoro con questura e prefettura per monitorare la festa prevista fuori San Siro con i tifosi dell’Inter (l’obiettivo è evitare quanto accaduto il 2 maggio, in piazza Duomo a Milano, dove si sono radunati 30mila tifosi in barba a ogni norma anti-Covid). Sala, ad ogni modo, ha annunciato che, qualora venisse riconfermato sindaco del capoluogo lombardo, nominerà un delegato per le politiche contro le discriminazioni.


C’è anche Francesca Pascale

OPEN | In foto l’ex compagna di Silvio Berlusconi

In prima linea anche Francesca Pascale, l’ex compagna di Silvio Berlusconi che proprio a Open ha parlato dell’importanza del ddl Zan, della delusione che le ha dato Forza Italia e della sua stima immutata per il presidente Berlusconi. Intanto la manifestazione – fortemente voluta dal portavoce dei Sentinelli di Milano Luca Paladini – inizialmente prevista in piazza della Scala, è stata spostata all’Arco della Pace poiché si prevede un ampio afflusso di persone. Lo slogan della manifestazione è “il tempo è scaduto”. Il riferimento, nemmeno troppo velato, è anche all’ostruzionismo della Lega, e in particolare allo scetticismo del presidente della Commissione Giustizia al Senato Andrea Ostellari, che non ha agevolato la calendarizzazione del ddl Zan in queste settimane, facendo perdere del tempo prezioso alla legge contro l’omotransfobia.

La posizione del centrodestra

ANSA/PAOLO SALMOIRAGO | La manifestazione è stata organizzata dai Sentinelli di Milano

In realtà il centrodestra di governo aveva tentato un’apertura alla legge Zan anche se poi, testo alla mano, ha fatto un passo indietro persino chi sarebbe stato pronto a un dialogo o a una trattativa per trovare un punto comune. Da una parte il testo del centrodestra, composto di soli tre articoli, prevede un aumento delle pene in caso di discriminazione e violenza, dall’altra cancella il gender e l’identità di genere. Interviene, poi, sulle aggravanti generiche per futili motivi ma non sulla legge Mancino, come invece fa il ddl Zan. «Un attacco alla Legge Mancino», tuona il promotore della legge. Circostanza che viene confermata a Open da una fonte autorevole di Forza Italia in Senato: «Molti collegi sono contrari alla legge Mancino perché pensano non sia stata una buona legge», ci confida.

E allora come mai il centrodestra è passato dal dire “il ddl Zan non è una priorità” a “presentiamo anche noi una contro-proposta”? La stessa fonte ammette a Open che, «per fortuna» si è compreso che continuare sulla linea di evitare il dibattito in Commissione avrebbe rischiato di «creare un boomberang che si ritorceva contro tutti» considerando anche «le polemiche che si erano sollevate nel nostro Paese» negli ultimi giorni. Un testo, quello del centrodestra di governo, che non parla mai di Giornata contro l’omofobia: quella va cancellata e tenuta fuori dalle scuole, per Lega e per una parte di Forza Italia.

Foto in copertina: ANSA/PAOLO SALMOIRAGO

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