Proroga dello stato di emergenza, Gelmini replica a Salvini: «Non possiamo correre rischi, la variante Delta preoccupa»

Il sottosegretario alla Salute Costa alle Regioni: «Sulle vaccinazioni ci aspettiamo una risposta univoca»

Con l’ipotesi che si fa sempre più concreta della proroga dello stato di emergenza fino al prossimo 31 dicembre, monta il dibattito tra esecutivo e forze di governo. Dopo le parole di Matteo Salvini, che ha chiesto al premier Mario Draghi di non prorogare lo stato di emergenza, arrivano le prime reazioni dal governo. «Tutti vorremmo evitare lo Stato di emergenza, come italiana auspico che se ne possa fare a meno quanto prima», ha commentato il ministro per le Autonomie Mariastella Gelmini. «Dall’altro lato non possiamo correre rischi», prosegue la ministra, «la valutazione sulla proroga la farà il governo con il supporto dei tecnici e del Cts: non si deve abusare della proroga perché sono poteri speciali utilizzati dove necessario. La variante Delta non deve essere sottovalutata: il governo non farà questo errore».


La ripartenza delle discoteche

Altra questione calda sul tavolo del governo è quella dei vaccini. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha detto che il successo della campagna e il rispetto delle indicazioni su AstraZeneca e J&J dipendono dalla «risposta univoca delle Regioni». «I risultati del piano vaccinale sono stati migliori quando le Regioni si sono allineate alle indicazioni del governo. In questo caso», continua, «siamo di fronte a una scelta che il governo ha fatto e oggi non si può fare diversamente: ci aspettiamo che dalle Regioni ci sia una risposta univoca e che non saremo costretti a emettere provvedimenti di altro tipo».


Costa, poi, ha affrontato il nodo Johnson & Johnson. «Questo vaccino ha raccomandazioni per gli over-60 e di fronte a una raccomandazione fatta dal governo su basi scientifiche, io seguirei le raccomandazioni», ha detto Costa a RaiNews24 dopo le polemiche tra Roma e governatori regionali. Tra le questioni affrontate da Costa anche quella delle riaperture delle ultime attività ancora chiuse o sottoposte a limitazioni, tra cui le discoteche. Al netto del Green Pass, che è «giusto applicare» secondo Costa, luglio potrebbe essere il mese della ripartenza delle discoteche. «Per questo settore non c’è una data, ma dobbiamo dare una prospettiva», ha concluso il sottosegretario: «Ne ho parlato col ministro Speranza e stiamo avviando un percorso».

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