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L’idea di Draghi sulla finale a Roma non piace neanche alla Figc: «Così perdiamo gli Europei 2028 in Italia» – Il video

Il premier si schiera ma c’è un piano B: candidate anche Budapest e Monaco. La Figc però non è d’accordo

Il premier Mario Draghi non esclude la finale di Euro 2020 a Roma. Il presidente del Consiglio vuole «impedire che la partita più importante dei campionati europei di calcio si svolga in un paese dove i contagi da Coronavirus stanno crescendo rapidamente». E propone lo stadio Olimpico, mentre anche la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron si sono schierati per il no a Londra. Dove l’11 luglio la finale si dovrebbe tenere allo stadio di Wembley, così come le semifinali che andranno in scena il 6 e il 7. Ma dove soltanto ieri il numero di contagi ha sfondato quota 10 mila. Per questo ieri parlando con i giornalisti Draghi si è schierato per lo spostamento. Sul quale anche la Uefa sta facendo un pensierino, anche se la candidata a cui pensa la federcalcio continentale è Budapest e non Roma. Anche se in corsa c’è anche Monaco di Baviera. Ma per un motivo di verso da quello sottolineato da Draghi.


Aleksander Ceferin sta valutando un piano B a causa delle restrizioni all’ingresso e in uscita dalla Gran Bretagna. Che potrebbero creare problemi ai tifosi, tanto che Boris Johnson ha cominciato a muoversi valutando la possibilità di portare la capienza di Wembley a 60 mila spettatori invece dei 45 mila previsti. E di garantire ai 2500 tifosi vip una corsia preferenziale. La questione intanto comincia a farsi politica. Ieri Matteo Salvini ha elogiato Draghi per la finale a Roma durante Quarta Repubblica su Rete4: «Bravo, difende gli interessi italiani». Mentre Ceferin ha ufficialmente smentito la possibilità di uno spostamento: «La Uefa, la Federazione calcistica inglese e le autorità di Londra stanno lavorando insieme per organizzare le semifinali e la finale di Euro 2020 a Wembley e non ci sono piani in corso per cambiare la sede di queste partite». Intanto la sindaca di Roma Virginia Raggi su Twitter si è già schierata: «Siamo pronti. Dopo successo dell’apertura di UEFA2020, Roma e Italia hanno dimostrato di saper organizzare grandi eventi internazionali».


Le perplessità della Figc: «Così rischiamo l’addio al campionato 2028»

Ma c’è un problema. Come scrive oggi il Resto del Carlino, è lo stesso presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Gabriele Gravina a essere perplesso sulla finale di Euro 2020 a Roma. E per un motivo ben preciso: l’Italia punta ad ospitare l’Europeo del 2028 ma se si prende quelle della Gran Bretagna potrebbe finire per essere esclusa dalle sedi future. Quindi prendersi Euro 2020 senza possibilità di fare marketing e pubblicità sarebbe controproducente perché rischierebbe di bruciare le chanches di ospitare la kermesse del 2028 avendo poco, se non nulla in cambio.

Video agenzia Vista

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