No Green pass, i 12 arresti per le violenze di Roma: ci sono anche Fiore e Castellino di Forza Nuova

In manette anche Biagio Passaro, leader di IoApro, Luigi Aronica, uno dei fondatori dei Nar. Identificati 600 manifestanti

Arrestate nel corso della notte 12 persone coinvolte negli scontri di ieri a piazza del Popolo a Roma nella manifestazione dei No Green Pass. Fra loro i vertici di Forza Nuova Giuliano Castellino e Roberto Fiore. Tra gli arrestati anche il leader di IoApro, Biagio Passaro, la promotrice della manifestazione, P.T, 39 anni, e Luigi Aronica, soprannominato “er pantera di Monteverde”, uno dei fondatori dei primi Nuclei Armati Rivoluzionari (Nar), coinvolto in diverse vicende giudiziarie. Intanto il deputato del Partito Democratico Emanuele Fiano annuncia: «Domani presenteremo una mozione urgente alla Camera per chiedere lo scioglimento di Forza Nuova e degli altri movimenti dichiaratamente fascisti». Il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia, ha commentato: «Insieme alla ministra Luciana Lamorgese auspico che tutte le forze politiche esprimano ferma e incondizionata condanna contro inammissibili manifestazioni violente che nulla hanno a che fare con la legittima espressione del dissenso».


Secondo quanto riferito dalla Questura, la manifestazione di ieri in Piazza del Popolo era promossa da “Liberi Cittadini” per protestare contro l’adozione delle misure sanitarie disposte a contrasto del contagio epidemiologico da Covid 19. Vi hanno preso parte complessivamente circa 10.000 persone. Nel corso dei servizi preventivi le forze dell’ordine hanno intercettato ed identificato numerosi manifestanti provenienti da varie regioni d’Italia. In particolare, sono stati individuati e controllati complessivamente 56 minivan e 5 pullman e numerose moto, per un totale di circa 600 manifestanti provenienti da Reggio Emilia, Padova, Mantova, Brescia, Verona, Torino, Milano, Bergamo, Pesaro Ancona, Firenze, Trieste, Bolzano, Modena, Treviso, Rovereto ed Arezzo.


Nei prossimi giorni sono attese manifestazioni e presidi in tutta Italia sotto le sedi cittadine della sigla sindacale, in segno di solidarietà. Oggi il ministro della salute Roberto Speranza è arrivato in serata alla Cgil, in Corso d’Italia, nella sede del sindacato dove questa mattina si è svolto il presidio di per l’assalto avvenuto ieri, portato avanti anche dai manifestanti di estrema destra. Poco prima del ministro è arrivato anche l’esponente Pd Piero Fassino. Speranza e Fassino, accompagnati dal leader della Cgil Landini, hanno visitato i locali della sede del sindacato interessati dall’irruzione di ieri. E si sono poi intrattenuti a parlare con Landini.

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