Il decreto Aiuti torna sul tavolo del Cdm: ritocchi al Superbonus 110% e buono da 60 euro per i trasporti pubblici

Il Consiglio dei ministri è convocato per le 17.30. Previsti anche aggiustamenti sul bonus da 200 euro per lavoratori e pensionati

Sul tavolo del Consiglio dei ministri del governo Draghi è tornato il decreto Aiuti, un documento che contiene interventi di sostegno economico in materia di bollette e aiuti a famiglie e imprese. Secondo quanto si apprende da fonti di governo, l’esecutivo intende limare le specifiche tecniche e i margini temporali per l’erogazione del bonus da 200 euro una tantum, previsto per lavoratori dipendenti e autonomi, così come per i pensionati con redditi fino a 35 mila euro. Nel dettaglio, spetterà ai datori di lavoro del settore pubblico e privato riconoscere se il bonus spetta di fatto ai lavoratori, in sede di conguaglio. Qualora il bonus non dovesse spettare al lavoratore, i datori avranno modo di provvedere all’eventuale recupero dell’importo. Il bonus è stato esteso anche a chi percepisce il Reddito di cittadinanza e ai lavoratori stagionali. Secondo l’agenzia stampa Ansa questa direzione è stata sostenuta dal Movimento 5 Stelle e dal ministro del lavoro Andrea Orlando. Tra le categorie incluse nel bonus 200 euro anche i collaboratori domestici.


Nuove regole sulla cessione crediti per il Superbonus 110%

Altra voce in discussione è il Superbonus 110%, nella parte relativa alla cessione dei crediti d’imposta. L’agevolazione nata sotto il segno del governo Conte bis, e misura bandiera del M5s, nel corso dei mesi ha trovato più volte la contrarietà del premier Draghi, ribadita anche nel suo intervento alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, ma anche quella del ministro dell’Economia, Daniele Franco. La misura, infatti, secondo il premier è diventata «un ostacolo per trattare sui prezzi (che sono triplicati) degli interventi», che ricadono interamente sulle casse dello Stato. L’intervento odierno in Cdm modificherà il modo in cui viene erogato il Superbonus 110%, inserendo una quarta cessione del credito e la possibilità di frazionamento dell’importo in più operazioni. Nel dettaglio, secondo quanto scritto nella bozza del documento, le banche potranno «cedere a non retail», vale a dire cedere i crediti ad altri clienti senza che prima vi sia stato un passaggio tra gli istituti di credito stessi.


In arrivo un buono da 60 euro per gli abbonati ai trasporti pubblici

Sempre rivolgendosi a lavoratori e studenti con reddito inferiore ai 35 mila euro, il governo guidato da Mario Draghi intende introdurre un bonus nominale non cedibile di massimo 60 euro (una tantum, ndr), da spendere per gli abbonamenti ai mezzi pubblici, con l’obiettivo di «mitigare l’impatto del caro-energia», e incentivare dunque l’uso dei trasporti pubblici anziché dei mezzi privati, con conseguente risparmio contro i rincari della benzina. Per sostenere la misura verrà istituito un fondo ad hoc presso il ministero del Lavoro di 100 milioni di euro.

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