Renzi attacca Letta: «È un agente infiltrato di Meloni». E sul no di Draghi al bis: «Cosa avrebbe dovuto rispondere?»

Secondo il leader di Italia Viva il segretario del Pd avrebbe fatto troppi errori. Compreso quello di preferire una coalizione senza il Terzo polo

«Letta è il miglior alleato di Meloni». Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, che con Azione di Carlo Calenda forma quello che definiscono Terzo polo, nell’intervista a Il Giornale torna su quell’alleanza saltata con il Pd accusando il segretario Enrico Letta. «Ha sbagliato tutto», afferma, «ha sbagliato alleanze, ha sbagliato coalizione, ha sbagliato sul Jobs Act. Si è preso in carica Di Maio e Fratoianni e ha lasciato fuori noi: la certezza matematica di perdere collegi». Insomma, Letta sarebbe ormai diventato un «agente infiltrato di Giorgia Meloni». Per Renzi non può esserci altra spiegazione. Per quanto riguarda, invece, le ingerenze russe in queste elezioni e l’ipotesi, al momento smentita in Italia, di eventuali fondi da Mosca destinati a determinati partiti, il leader di Italia Viva avverte: «Se ci sono le prove, si tirino fuori. Altrimenti è solo fango e si rischia di rafforzare non solo l’avversario, ma anche la propaganda russa». Tra gli errori commessi da Letta, ci sarebbe anche quello di puntare sulla «paura» di un possibile governo di centrodestra. «Questo clima mi fa pensare a quando il mio avversario era Berlusconi», ricorda Renzi, «allora lo dissi chiaramente: io voglio sconfiggerlo alle urne, non demonizzarlo». Non poteva mancare, infine, una domanda su Mario Draghi. Protagonista del programma del Terzo polo, che intende riproporre la cosiddetta «agenda Draghi» e punta a riproporlo come presidente del Consiglio, durante una conferenza stampa ha detto di non essere disponibile a un suo bis: «Cosa avrebbe dovuto rispondere?», domanda retorico Renzi, «la disponibilità a guidare il Paese si dà al presidente della Repubblica, non a un giornalista».


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