Draghi al G7: «Nostro obiettivo deve essere la pace: ma che sia giusta e voluta da Kiev»

Il premier italiano ha ricordato come l’Ue sia riuscita a rendersi sempre più indipendente dal gas russo. Ma ora l’emergenza energetica va affrontata con unità

L’obiettivo è la pace. E le condizioni le dovrà dettare l’Ucraina. Il presidente del Consiglio uscente Mario Draghi, a margine del G7 odierno, ha ribadito la posizione dell’Italia rispetto al conflitto scatenato dalla Russia contro l’Ucraina lo scorso 24 febbraio. «Il nostro obiettivo deve essere la pace, ma una pace che sia giusta e voluta dall’Ucraina», ha precisato nel corso del suo intervento. Draghi ha poi condannato «con forza i bombardamenti sui civili e sulle infrastrutture civili da parte della Russia», sottolineando come questi raid «devono spingerci a sostenere l’Ucraina con la stessa determinazione che abbiamo avuto finora». Un sostegno che deve essere forte e al contempo unitario sia nella difesa di Kiev, così come dall’obiettivo di indipendenza energetica da Mosca. «Siamo riusciti a diversificare le nostre fonti di energia e a diventare sempre più indipendenti dal gas russo. Tuttavia – ha precisato Draghi – i prezzi dell’energia sono ancora troppo alti: è un problema che dobbiamo affrontare uniti», ricalcando le parole del segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg: «La Nato resterà al fianco dell’Ucraina finché sarà necessario» e sottolineato che la risposta in caso di attacchi a infrastrutture critiche dei Paesi alleati, incluse reti informatiche o energetiche, ospedali o istituzioni, sarà unita da parte di tutti i membri dell’Alleanza.


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