Corruzione dal Qatar, von der Leyen: «Questione grave, siamo molto preoccupati» – Il video

In conferenza stampa, la presidente della Commissione Ue ha anche parlato di fusione nucleare: «Vale la pena intensificare il lavoro e la ricerca»

Sullo scandalo delle presunte tangenti arrivate dal Qatar a persone che gravitano intorno al Parlamento europeo, è intervenuta questa mattina – 12 dicembre – Ursula von der Leyen: «Le accuse contro la vicepresidente dell’Europarlamento sono estremamente preoccupanti, molto gravi, è una questione di fiducia delle persone nelle nostre istituzioni, e questa fiducia richiede i più alti standard di indipendenza e integrità. Ho già proposto la creazione di un organismo etico indipendente che copra tutte le istituzioni dell’Unione». La presidente della Commissione europea ha anche esortato le autorità dell’Unione a «rimanere chiare sui temi in cui vediamo problemi, ad esempio attraverso il regolare dialogo sui diritti umani». Von der Leyen ha invitato poi a proseguire il lavoro con il Paese del Golfo «su questioni globali, come il cambiamento climatico, su questioni regionali, stabilità in Afghanistan e Medio Oriente, e su questioni bilaterali come la diversificazione dei combustibili fossili russi». Nella conferenza stampa tenuta dalla presidente della Commissione, diverse domande sono state incentrate su argomenti relativi all’energia. A proposito dell’annuncio arrivato dagli Stati Uniti sui risultati raggiunti nella fusione nucleare, von der Leyen ha sottolineato: «Questa svolta dimostra che la necessità di continuare a investire nella fusione nucleare è forte. Abbiamo bisogno di vari approcci per garantire questa energia pulita in futuro, ma questo dimostra che vale la pena intensificare il lavoro e la ricerca». Ha pungolato i Paesi membri «a raggiungere presto un accordo politico sul price cap al gas» e, contestualmente, ha rassicurato: «Abbiamo messo in atto un obbligo minimo di stoccaggio del gas, i nostri stock sono ora riempiti per oltre il 90%, abbiamo superato l’obiettivo e siamo ben al di sopra della media dei cinque anni precedenti».


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