Lucio Presta, il manager di Amadeus sul futuro di Sanremo: «Dal 2025 addio. Il Festival? Perché dovrebbe lasciare l’Ariston»

Il manager e produttore televisivo spiega come è stato costruito il Festival 2023 con un lavoro andato avanti per un intero anno. E conferma che quella del prossimo anno sarà l’ultima edizione dell’attuale direttore artistico

Il Festival di Sanremo come lo conosciamo oggi potrebbe presto cambiare secondo il manager Lucio Presta. Intervistato da Francesco Prisco sul Sole 24 ore, l’agente di Amadeus e di tantissimi altri nomi importanti del panorama televisivo italiano, da Paolo Bonolis ad Antonella Clerici per esempio già conduttori di Sanremo, Presta commenta come sia stato costruita l’edizione 2023 del Festival, con un lavoro iniziato da lontano e che ha in qualche modo rivoluzionati gli schemi del passato, con un mix di vecchio e nuovo: «Anche Sanremo in un certo senso è diventato una serie Tv. Siamo nell’epoca della serialità e il Festival non fa eccezione. Ci siamo inventati un nuovo modo di raccontare, all’interno del Festival, e un nuovo modo di raccontare il Festival. Una volta funzionava che un direttore artistico, alla vigilia della kermesse, concedesse un’intervista esclusiva a questo o quel giornale su che cosa sarebbe successo all’Ariston, magari facendo infuriare tutti gli altri. La comunicazione sul Festival, con questo schema, si concentrava in poche settimane dell’anno. Con le ultime edizioni di Amadeus ci siamo detti: abbiamo il più grande strumento di comunicazione generalista del Paese che si chiama Tg1, costruiamo attraverso di esso una narrazione che abbracci più mesi e faccia discutere il pubblico per buona parte dell’anno».


Il futuro di Sanremo

Quella che inizierà martedì 7 febbraio per Lucio Presta è la nona edizione del Festival di Sanremo che lo vede coinvolto: «Arrivo al decimo – spiega – quello del 2024 che faremo sempre con Amadeus, poi saluto Sanremo». E se così sarà, dal 2025 dovrebbe quindi coinvolgere un nuovo conduttore. Di sicuro il Festival resterà, ma se vorrà sopravvivere, Presta ha un’idea chiara: «Un giorno si dovrà abbandonare l’Ariston e costruire un Palafestival, anzi esorto il proprietario Walter Vacchino e l’amministrazione comunale e regionale a pensare presto a questo progetto. Stiamo parlando del più grande evento televisivo italiano, qualcosa che non ha eguali in Europa. Incredibile che si faccia all’interno di un cinema. Incredibile o forse molto italiano».


Lo speciale Sanremo 2023

I testi delle canzoni

ANNA OXASali (Canto dell’anima) | ARTICOLO 31 – Un bel viaggio | ARIETE – Mare di guai | COLAPESCE E DIMARTINOSplash | COLLA ZIO – Non mi va | COMA_COSEL’addio | I CUGINI DI CAMPAGNA – Lettera 22 | ELODIEDue | GIANLUCA GRIGNANI – Quando ti manca il fiato | gIANMARIA – Mostro | GIORGIA – Parole dette male | LAZZA – Cenere | LDA – Se poi domani | LEO GASSMANN – Terzo cuore | LEVANTE – Vivo | MADAMEIl bene nel male | MARA SATTEI – Duemilaminuti | MARCO MENGONIDue vite | MODÀ – Lasciami | MR. RAIN – Supereroi | OLLY – Polvere | PAOLA e CHIARA – Furore | ROSA CHEMICAL – Made in Italy | SETHU – Cause perse | SHARI – Egoista | TANANAITango | ULTIMO – Alba | WILL – Stupido

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