Omicidio Thomas Bricca, la procura di Frosinone contro la stampa per le critiche sulle indagini: «Attacchi intollerabili che allontanano la verità»

«il clima avvelenato alimentato da affermazioni false e intollerabili rende più difficile l’accertamento dei fatti», ha scritto Antonio Guerriero nel durissimo comunicato

La Procura di Frosinone si era ripromessa di mantenere il massimo riserbo sulla tragica vicenda dell’omicidio di Thomas Bricca: per «il rispetto della famiglia e delle indagini» sul caso del 19enne ucciso con un colpo di pistola nella piazza principale di Alatri (Frosinone) lo scorso 30 gennaio, il procuratore Antonio Guerriero aveva assicurato la totale assenza di dichiarazioni. Ma la promessa sembra non aver retto di fronte a quelli che ora, attraverso un comunicato stampa ufficiale, la stessa Procura definisce «ingiustificati attacchi» da parte dei mezzi d’informazione, «prima nei confronti di un avvocato a cui si esprime la nostra solidarietà» e poi «anche verso la Procura della Repubblica di Frosinone». Guerriero fa riferimento alle affermazioni secondo cui «i magistrati della Procura di Frosinone non avrebbero effettuato nell’immediatezza accertamenti che avrebbero consentito l’individuazione dei responsabili dell’omicidio di Thomas Bricca». Posizioni che il procuratore definisce «gravissime», oltre che «non provate», e che contrasterebbero «completamente con la realtà dei fatti».


Nel comunicato Guerriero va avanti citando «una serie di elementi incontrovertibili» che proverebbero al contrario la rapidità di intervento degli investigatori ma che attualmente «non è possibile rivelare essendo le indagini coperte da segreto istruttorio». Dopo aver smentito le accuse, il procuratore di Frosinone attacca direttamente i media definendo «intollerabili» le affermazioni «false», volte ad alimentare «un clima avvelenato», che «di certo rende più difficile l’accertamento della verità». Il procuratore parla poi di «credibilità delle istituzioni» minata e di un grande sforzo dei magistrati per «effettuare rapidamente ogni accertamento sull’omicidio». Infine l’invito rivolto alla stampa: «Siamo fiduciosi che i signori giornalisti sapranno ricondurre la cronaca dei fatti al rispetto della verità, invitando anche i cittadini a collaborare concretamente con la giustizia, anche con la loro testimonianza». Attualmente Mattia Toson è l’unico indagato per l’omicidio del 19enne di Alatri. Lo scorso 27 febbraio è stato interrogato per sei ore dai magistrati fornendo la sua testimonianza di quelle ore. Nella ricostruzione fatta dal ragazzo ci sarebbe però un buco di mezz’ora, il tempo tra tra la morte di Bricca e l’arrivo di Toson a una festa in un agriturismo di Ferentino.


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