Il debutto di Schlein a Bruxelles (da segretaria): «Serve subito una nuova Mare Nostrum». L’entusiasmo dei colleghi europei: «È fantastica» – Il video

Girandola di incontri per la leader del Pd alla vigilia del Consiglio europeo: «Nella bozza di conclusioni ci sono tre righe sulle migrazioni: dov’è la destra?»

A Bruxelles è il giorno dell’atteso Consiglio europeo di primavera, chiamato – oggi e domani – a prendere decisioni o dare indicazioni rilevanti su un’ampia gamma di temi: dagli acquisti comuni di armi per l’Ucraina alla riforma del Patto di stabilità, dal piano di rilancio industriale alla discussa direttiva sullo stop alle auto a motore a scoppio. Sino – spera per lo meno il governo italiano – al cruciale dossier dell’immigrazione. Ma come da tradizione a precedere il vertice dei capi di Stato e di governo sono gli incontri preliminari tra i leader delle diverse famiglie politiche. E a quello dei Socialisti & Democratici, il raggruppamento cui appartiene anche il Pd, è stato oggi il giorno del debutto europeo della neo-segretaria Elly Schlein. Che a Bruxelles non è certo nuova, essendo stata per un’intera legislatura (2014-2019) eurodeputata. Ma tornarci da leader (a sorpresa) del più grande partito di opposizione in Italia ha tutto un altro sapore. E Schlein si è calata appieno nel ruolo di anti-Meloni anche su scala europea. Attaccando in particolare la rigidità sul tema del governo dopo il naufragio di Cutro, ma anche le sue difficoltà a far procedere in sede di Consiglio europeo iniziative concrete sul tema dell’immigrazione, belle parole a parte. «Serve una Mare Nostrum europea, una missione comune di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo che abbia il mandato operativo di salvare le vite: di questo c’è bisogno», ha detto Schlein parlando coi cronisti dopo una serie di incontri politici. «Nella bozza del Consiglio europeo ci sono solo poche righe sulle migrazioni: ma questa destra dov’era quando si è cercato di riformare l’accordo di Dublino? Io non li ho visti. Oggi cercano di rivendicare la centralità del tema migratorio con tre righe che non vogliono dire nulla», ha continuato Schlein.


Incontri e apprezzamenti

La neo-segretaria del Pd ha partecipato al pre-vertice della famiglia socialista a fianco – tra gli altri – del cancelliere tedesco Olaf Scholz, del primo ministro spagnolo Pedro Sanchez e della premier finlandese Sanna Marin. Ma ha anche avuto incontri in Commissione europea, nel corso dei quali ha potuto chiarire le sue posizioni sui grandi dossier di politica economica all’ordine del giorno. Schlein ha detto in particolare di volere che il Next Generation EU diventi «uno strumento permanente e strutturale». E quanto al nuovo Patto di stabilità, di augurarsi che esso prevedrà «l’introduzione di una maggiore flessibilità», poiché sarebbe «assurdo tornare indietro» alla situazione pre-pandemia. Il tour brussellese – secondo le dichiarazioni seguite – è valso alla segretaria Pd grande approvazione da parte di alcuni “pesi massimi” delle istituzioni Ue. «Schlein? È fantastica. La nostra famiglia politica ha guadagnato una grande leader che può aiutarci a combattere per un’Europa più giusta e più donna», ha detto all’Ansa la capogruppo dei Socialisti e Democratici (S&D), Iratxe García Perez. «Ho apprezzato molto i contenuti, l’energia e la visione di Schlein. Sono fiducioso che darà al Partito Democratico nuova forza e un contributo solido ai progressisti europei», le ha fatto eco il commissario Ue al Lavoro, Nicolas Schmit. E felice di ritrovare la giovane collega di partito si è detto il vicepresidente italiano della Commissione Paolo Gentiloni: «Grande piacere incontrare Elly Schlein a Bruxelles. Abbiamo discusso delle sfide economiche e dei maggiori temi di attualità», ha twittato l’ex premier, condividendo due foto in compagnia della “sua” segretaria.


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