Caso Apostolico, il video di Catania condiviso da Salvini non è stato girato dall’uomo indicato dal «Fatto Quotidiano»

Un’analisi del giornale diretto da Marco Travaglio indica un uomo con una telecamera dietro il cordone di agenti, ma viene in parte ripreso dal video condiviso dal ministro

Chi ha girato il video condiviso da Salvini che ritrae la giudice Iolanda Apostolico? Il Fatto Quotidiano, nell’edizione cartacea del 6 ottobre, sostiene di aver identificato «un uomo con una t-shirt blu scura e una videocamerina in mano con un’angolatura di ripresa che potrebbe essere compatibile con quella del video postato dal leader leghista». Gli autori dell’analisi non ne sono certi del tutto, anche nella versione online pubblicata il giorno prima riportano le conclusioni con un doveroso condizionale: «L’inquadratura delle immagini postate da Salvini sembra proprio questa».

Il video condiviso da Salvini non è “frontale”

L’uomo indicato da Il Fatto viene ripreso mentre si trova in una posizione frontale rispetto ai manifestanti, stando dietro il cordone di agenti. Tiene in mano la telecamera, con il braccio alzato al di sopra dei caschi blu. Il video condiviso da Matteo Salvini non è frontale, ma laterale rispetto al cordone. Lo si capisce osservando sulla destra la macchina con il box da tetto dove si appoggia uno degli agenti, situata a sinistra rispetto al cordone. Lo stesso mezzo era stato indicato per una verifica di Open Fact-checking sulle dichiarazioni di Nicola Fratoianni a L’Aria che tira (La7).

In quella posizione indicata da Il Fatto, l’uomo con la videocamera non poteva riprendere i due mezzi dei carabinieri situati sullo sfondo a sinistra. Infine, in alcuni fotogrammi del video pubblicato da Matteo Salvini è possibile osservare una mano che regge una telecamera sopra i caschi blu degli agenti. Ecco perché non può essere lui l’autore del video condiviso dal ministro.

Come possiamo vedere in altri video, come quello di La Sicilia su YouTube, l’uomo con la t-shirt scura riprendeva i disordini e la carica degli agenti dalla stessa posizione arretrata. In quei momenti non si riscontra la presenza della giudice.

Il video è stato ripreso nella zona vietata ai manifestanti

Una cosa è certa. Il video è stato girato da una persona che aveva accesso all’area vietata ai manifestanti. Dalle clip pubblicate sui vari social, come Facebook e YouTube, non si riscontra una ripresa dell’autore e il suo ruolo. Non sappiamo se qualche reporter avesse avuto accesso in quell’area, un’ipotesi da non escludere visto il punto di ripresa al riparo di fronte a eventuali cariche da una parte o dall’altra. Come spiegato nell’articolo de Il Fatto Quotidiano, nella versione online, «accade spesso che durante le manifestazioni la polizia effettui riprese per poter identificare coloro che partecipano alle proteste, ma solo a scopo investigativo e quindi non divulgativo». Dalle riprese diffuse online risulterebbe ovvio che la persona autorizzata a compiere queste operazioni di riprese, con quel preciso scopo investigativo, fosse l’uomo con la telecamerina. Di fatto, non può essere lui la persona accusata di aver ripreso e in caso condiviso il video pubblicato nel 2023 da Matteo Salvini.

La teoria degli attivisti leghisti

In un articolo di Repubblica del 6 ottobre 2023, viene riportata un’altra ipotesi sulla diffusione del video:

Il video pubblicato da Salvini è stato girato la sera della manifestazione. Il vicepremier non ha voluto dire chi glielo ha fornito – “le fonti non si rivelano…” scherzano, ma non troppo, le persone a lui più vicine – ma in maniera informale alcuni esponenti siciliani della Lega raccontano che si tratta di un filmato girato da alcuni leghisti quella sera. Che si trovavano a braccetto con la Digos (primo particolare singolare), visto che le inquadrature sono praticamente sovrapponibili. E che circolava in rete liberamente. Il perché sia stato registrato e conservato non è dato sapere. Ma è proprio dal web che Salvini – su segnalazione di alcuni attivisti locali – lo avrebbe preso ieri – dicono i leghisti – per rilanciarlo contro la giudice.

Repubblica riporta delle dichiarazioni “informali” da parte di non citati esponenti siciliani della Lega. Da nostre ricerche, non abbiamo riscontrato una pubblicazione precedente al 2023 del video condiviso da Matteo Salvini. Probabilmente si trova in qualche bacheca Facebook personale con la privacy non pubblica, quindi disponibile solo agli amici, o in qualche gruppo privato. Chi afferma che il video circolava da anni e liberamente sui social dovrebbe dimostrarlo.

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