Israele, i morti sono più di 700, i feriti 2.315. Dall’Onu arriva la condanna ad Hamas, ma senza unanimità

Biden, intanto, ha ordinato di offrire «ulteriore sostegno» al Paese: portaerei Usa inviate nel Mediterraneo orientale

La maggioranza dei membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, la sera dell’8 ottobre, avrebbe condannato l’attacco di Hamas contro Israele. Tuttavia, nella riunione di emergenza, è mancata l’unanimità. «Ci sono un buon numero di Paesi che hanno condannato gli attacchi di Hamas. Ovviamente non sono tutti», ha riferito ai cronisti il diplomatico americano Robert Wood, dopo la sessione a porte chiuse. Poi, alludendo alla Russia, ha dichiarato: «Probabilmente potreste indovinare un Paese contrario alla condanna di Hamas senza che io dica nulla». Il Consiglio di sicurezza non avrebbe nemmeno preso in considerazione l’ipotesi di emettere un comunicato congiunto tra tutti i membri, tantomeno una risoluzione vincolante. Lato russo, l’ambasciatore di Mosca alle Nazioni Unite, Vassily Nebenzia, ha affermato: «Quello che è successo è in parte il risultato di questioni irrisolte. Il mio messaggio è quello di fermare immediatamente i combattimenti e di procedere a un cessate il fuoco e a negoziati significativi, come è stato detto per decenni dal Consiglio di Sicurezza».


Mentre i militari di Israele sono impegnati a combattere contro le fazioni di Hamas che terrorizzano il Paese, gli Usa non fanno mancare il loro sostegno. Il presidente americano Joe Biden ha ordinato di fornire «ulteriore sostegno» dopo gli attacchi di Hamas. Lo afferma la Casa Bianca, garantendo «ulteriore assistenza in arrivo, e altri aiuti seguiranno nei prossimi giorni». Gli Stati Uniti inviano portaerei nell’est del Mediterraneo. Lo annuncia il capo del Pentagono Lloyd Austin. Intanto, continua a salire il numero di morti e feriti tra i cittadini israeliani. Hanno perso la vita almeno 700 persone, secondo i dati del ministero della Sanità, mentre 2.315 sono i feriti, di cui 23 in condizioni critiche e 340 in condizioni gravi. La cifra delle vittime, sempre stando a quanto dichiarato da fonti ministeriali, è destinata ad aumentare.


Il portavoce di ZAKA, un gruppo di volontari che si occupa del ritiro di corpi dopo attacchi terroristici e altri disastri, ha dichiarato ai media ebraici di aver raccolto finora più di 250 corpi dal sito del festival vicino al kibbutz Re’im, non distante dalla Striscia di Gaza. Molti genitori di giovani che partecipavano al rave sono alla disperata ricerca di notizie dei loro figli scomparsi da ieri. Il bilancio delle vittime arriva anche da Hamas: nell’enclave palestinese si contano almeno 413 morti e 1.990 feriti, numeri corrispondenti a quelli diffusi da Tel Aviv che sta prendendo di mira le basi da cui partono i gruppi armati palestinesi. Sono tre le fazioni armate palestinesi di Gaza che tengono in ostaggio civili israeliani, sia morti sia vivi. Lo sostengono fonti locali nella Striscia che citano comunicati delle tre fazioni. Le fazioni sono Hamas, Jihad islamica e Brigate dei Martiri di Al Aqsa.

Fonti israeliane hanno stimato in circa 100 i prigionieri a Gaza. A rendere noto il numero è stato nelle scorse ore anche l’ambasciatore israeliano nel Regno Unito, Tzipi Hotovely. Si tratterebbe di «civili, famiglie, bambini e anziani affetti da demenza» bloccati nella striscia di Gaza, dove sarebbero stati portati a forza. Allo scopo di ottenere il rilascio degli ostaggi, Israele ha chiesto aiuto all’Egitto affinché Il Cairo faccia da da mediatore tra le parti. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto che occorre prepararsi all’evacuazione di comunità nel nord di Israele. Gallant ha parlato con la Radio militare al termine di una riunione di sicurezza.

Rinviata Israele-Svizzera, partita di qualificazione a Euro 2024

La Uefa ha optato per il rinvio della partita di qualificazione a Euro 2024 tra Israele e Svizzera. Si sarebbe dovuta disputare giovedì 12 ottobre. Stop dovuto «alla luce delle attuali condizioni di sicurezza in Israele», che sta subendo l’offensiva lanciata da Hamas. In un comunicato, si legge che «le nuove date saranno confermate a tempo debito». La partita potrebbe essere recuperata a marzo, negli slot riservati alle gare dei playoff. Rinviate anche le partite dell’Europeo Under 21 tra Israele ed Estonia, il 12 ottobre, e Israele e Germania, il 17 ottobre.

Bombardato il cosiddetto «nido del terrore» a Gaza

Nella tarda serata di oggi, 8 ottobre, l’esercito israeliano ha lanciato una serie di attacchi che l’Ansa definisce «massicci» contro il sobborgo di Shujaiyya, nella Striscia di Gaza, il cosiddetto «nido del terrore» che Hamas usa come base di lancio per far partire i razzi verso Israele. Un portavoce militare israeliano ha riferito che sono state sganciate almeno 100 tonnellate di bombe.

Le indiscrezioni del sostegno in armi a Israele

L’amministrazione Biden potrebbe autorizzare un significativo trasferimento di armi a Israele, che potrebbe arrivare dalle poco conosciute scorte americane in Israele, destinate ai conflitti in Medio Oriente ma che Washington ha autorizzato Israele a usare solo in caso di emergenze. Lo riporta Politico citando alcune fonti, secondo le quali nonostante le forniture all’Ucraina contro la Russia, gli Stati Uniti hanno ancora le scorte necessarie per Israele. Le stesse fonti precisano che l’assistenza militare a Israele non avrà impatto sulla fornitura di armi all’Ucraina in quanto i due paesi usano sistemi diversi. 

Una famiglia interamente distrutta in un raid dell’IDF

Sono almeno 13 i componenti della stessa famiglia palestinese, tra cui 4 bambini piccoli, rimasti uccisi in un raid aereo di Israele a Khan Younis, nel sud della Striscia. Lo scrive Cnn citando parenti e media locali. Nel bombardamento si contano altri 4 morti e 25 feriti. Un testimone, Mohammad Abu Daqqa, afferma che cinque palazzine di tre-quattro piani sono state completamente distrutte nel raid.

Le parole dell’ANP

«I messaggi sul diritto di Israele di difendersi verranno da loro interpretati come licenza di uccidere». Lo ha detto l’ambasciatore palestinese all’Onu, Ryad Mansour, prima della riunione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza. «Purtroppo la storia per alcuni media e politici inizia quando gli israeliani vengono uccisi», ha continuato.

Giorgia Meloni chiama Netanyahu: «Piena solidarietà del governo italiano»

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il Premier dello Stato d’Israele Benjamin Netanyahu. Meloni ha ribadito la piena solidarietà del Governo italiano per gli attacchi subiti e la vicinanza ai familiari delle vittime, agli ostaggi e ai feriti. Il Governo lavorerà con i partner internazionali per coordinare il sostegno. L’Italia è al fianco del popolo israeliano in questo difficile momento. Intanto il ministro degli Esteri Antonio Tajani vuole chiedere all’Egitto una de-scalation della tensione.

Le infiltrazioni sventate

Erano le immagini di lunghe colonne di carri armati diretti verso il confine con Gaza le prime a circolare sui social nel secondo giorno di guerra in Israele. Il Comando del Fronte interno israeliano ha lanciato un allarme alle comunità vicine al confine meridionale perché si cerchi rifugio, rimanendo nei bunker in caso di sirene anti attacchi aerei. Nella notte i servizi segreti interni di Shin Bet e le forze di polizia alla frontiera hanno arrestato 19 sospetti appartenenti al gruppo terroristico di Hamas. Nelle stesse ore sarebbe stato sventato anche un altro tentativo di infiltrazione, come quello avvenuto all’alba di ieri 7 ottobre, con l’uccisione di cinque terroristi sulla spiaggia di Zikim, nel Sud di Israele.

Il piano di evacuazione

Che la risposta militare di Tel Aviv sia imminente lo conferma anche la dichiarazione del portavoce dell’esercito, Daniel Magari, che ha spiegato l’intenzione di evacuare entro le prossime 24 ore tutti i residenti delle cittadine vicine al confine con Gaza. Intanto proseguono i combattimenti nella zona, in particolare a Kfar Aza dove i soldati israeliani stanno cercando di liberare alcuni degli ostaggi catturati da Hamas. Secondo i media israeliani, nel kizzutz Be’eri e Ofakim, i residenti asserragliati nelle case sono stati liberati dall’esercito, mentre è stata liberata la stazione di Polizia di Sderot, che era stata occupata dai terroristi di Hamas con l’uccisione di 10 miliziani.

L’Iran: «Sostegno alla legittima difesa della nazione palestinese»

Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha avvertito che il suo Paese «sostiene la legittima difesa della nazione palestinese».

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