Scommesse illegali: Fagioli patteggia, Tonali vuole parlare e Zaniolo continua a smentire

I calciatori indagati a Torino parlano con la procura della Figc e con i pm. Zaniolo dice di essere estraneo

Nicolò Fagioli è vicino ad ottenere il patteggiamento dalla procura della Figc per le scommesse illegali. Questo significa che per il giocatore della Juventus la stagione è praticamente finita. Ma lo stop, che potrebbe arrivare a un anno in totale, non pregiudicherebbe la sua carriera futura. Anche Sandro Tonali si avvia verso il patteggiamento: il calciatore, come Fagioli, ha ammesso la ludopatia e vuole farsi interrogare dalla procura di Torino. Sotto il profilo penale potrebbe cavarsela con una multa. Dal punto di vista sportivo la squalifica per lui rischia di essere pesante. Soprattutto se dovesse ammettere di aver scommesso sulle partite della sua squadra. Rimane il caso a parte di Nicolò Zaniolo. Il calciatore nega di aver scommesso sulle partite. Ma la verità si saprà dall’analisi del suo telefono.


Il caso e i giocatori

Un caso a parte, per ora, è quello di Nicola Zalewski. Il calciatore della A.S. Roma ha fin da subito protestato la sua innocenza. Ora anche la “talpa” che ha parlato a Fabrizio Corona di lui smentisce: dice di essersi inventato tutto per soldi. Il nome dell’italo-polacco non compare nel registro degli indagati. Fagioli, spiega oggi la Gazzetta dello Sport, rischia un minimo di 7-8 mesi di squalifica. Ma la procura spinge per un anno. Il giocatore si era autodenunciato con la procura Figc, raccontando al procuratore Giuseppe Chiné la voglia di dire basta e la volontà di aderire a un percorso per curare la ludopatia. Lo psichiatra Paolo Jarre lo ha in cura. E un tutor oggi monitora il suo conto corrente. L’articolo 126 del Codice di Giustizia sportiva prevede che il patteggiamento, cioè l’accordo tra calciatore e Procura Figc, porti alla riduzione del 50% della pena se l’accordo è trovato prima del deferimento. In più lo juventino avrà uno sconto extra per avere collaborato con la giustizia sportiva.


Il patteggiamento possibile

L’art. 126 parla infatti di possibilità di «applicare le ulteriori diminuzioni derivanti dall’applicazione di circostanze attenuanti». Tonali invece parte dalla giustizia penale. Vuole essere ascoltato dalla procura. Che però prima dovrà completare l’analisi sul suo cellulare, sequestrato a Coverciano nel blitz della scorsa settimana. In particolare si cercano le chat, che potrebbero fornire altri dettagli sul gioco clandestino dei calciatori di Serie A. Sotto il profilo penale Tonali rischia una multa. Dal punto di vista sportivo è tutto aperto: anche se aderisse al patteggiamento il suo profilo potrebbe essere considerato diversamente rispetto a Fagioli. Nel frattempo anche lui ha cominciato un percorso per superare la ludopatia con un professionista.

Il caso Zaniolo

Il caso Zaniolo è completamente diverso. Lui dice di aver scommesso su poker e blackjack. La squadra di legali che lo assiste è composta da Antonio Conte e Gianluca Tognozzi. La procura Figc ha aperto un fascicolo su di lui ma non lo ha ancora convocato. Anche l’Aston Villa finora ha creduto alla sua versione dei fatti. Ma l’anello debole della questione, spiega ancora la Gazzetta, sono proprio i ricordi del giocatore. A Roma ha dato fiducia a personaggi che non la meritavano e li ha successivamente allontanati. I genitori, Igor e Francesca Costa – chiamata in causa da voci anche in questa vicenda – vegliano su di lui. Ma il timore è che esistano chat in cui magari lui si esprime con leggerezza. E che magari non ricorda di aver scritto. Ma lui è categorico: no, non c’è niente.

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