«Pronto, mi passa il presidente?». Chi sono Vovan & Lexus, i comici russi che hanno beffato Palazzo Chigi

Formatosi nel 2014, il duo ha fatto cadere in trappola telefonica i leader di mezzo mondo. Tanto che c’è chi pensa siano agenti al soldo del Cremlino

La presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni è solo l’ultima di una lunga serie di personaggi di primo piano della scena mondiale a cadere vittima di Vovan & Lexus, la coppia di comici russi specializzatasi in tranelli telefonici di rilevanza globale. Ma chi sono davvero i due, e qual è il reale obiettivo dei loro scherzi? Al secolo Vladimir Kuznetsov e Alexey Stolyarov, 37 e 36 anni, i due si sono uniti nel 2014, ed hanno cominciato a mettere a segno una serie impressionante di colpi comico-mediatici. Il presidente della Moldovia Nicolae Timofti e il generale Usa Kevin McNeely, parlamentari europei e americani. E poi ancora più su, sino a star mondiali e capi di Stato. Talento a parte, molti – a cominciare dal giornale russo indipendente Meduza – non hanno potuto fare a meno che le figuracce di politica internazionale che Vovan & Lexus facevano fare a mezzo mondo parevano (paiono) curiosamente allineate con l’agenda del Cremlino. E se i due fossero in realtà agenti più o meno pienamente al soldo sei servizi di Mosca? La voce s’è fatta così insistente che già nel 2016 i due si sono presi la briga di smentirla ufficialmente in un’intervista al corrispondete russo del Guardian. «Lavoriamo per noi stesso, e per nessun altro», ha detto al quotidiano britannico Stolyarov. «C’è gente che ci offre di metterci a disposizione dei loro sporchi giochi. Una volta mi hanno offerto 100mila dollari per fare uno scherzo a un parlamentare. Ma noi rifiutiamo sempre, scegliamo solo i soggetti che interessano a noi», gli ha fatto eco Kuznetsov. Vero o falso, i loro tranelli si sono fatti sempre più indigeribili politicamente, specie dopo l’invasione russa dell’Ucraina, tanto che nel marzo 2022 YouTube li bandì dalla più popolare delle piattaforme video. Così che i due comici si sono creati la loro concorrente, RuTube, e hanno ricevuto per la loro “resilienza” un premio speciale dal Cremlino: un apparato telefonico di ultima generazione con cui proseguire il loro lavoro.


La figuraccia di J.K. Rowling e le rivelazioni scottanti di Henry Kissinger

Lo scorso anno ha fatto il giro del mondo la finta telefonata del duo a J.K. Rowling, l’acclamata autrice della saga di Harry Potter, ridicolizzata con il suggerimento di cambiare la cicatrice sulla fronte del suo eroe, troppo simile alla Z simbolo dell’invasione russa. «Ci penserò. Potrebbe essere utile per me fare qualcosa del genere sui social media, perché penso che finirebbe sui giornali», la risposta della malcapitata, convinta di parlare con Volodymyr Zelensky. L’ultimo protagonista della politica internazionale prima di Meloni a finire nella trappola del duo era stato invece l’ex segretario di Stato Henry Kissinger, beffato lo scorso luglio con la stessa tattica: «Sì, dopo la fine della Guerra Fredda gli Usa avevano promesso a Gorbaciov che la Nato non si sarebbe allargata fino alle porte della Russia», riconobbe l’ex dominus della politica estera Usa, prima di farsi scappare teorie originali sull’assassinio di John F. Kennedy nel 1963: «Penso siano stati i russi, passando da Cuba, ma ho il sospetto c’entri qualcosa anche la mafia».


Lunga lista di vittime

A dare loro in primis notorietà internazionale fu però lo scherzo fatto nel 2015 a Elton John, raggirato ncon la falsa «speranza» di parlare niente meno che con Vladimir Putin, con il quale la star aveva ammesso di voler parlare del tema a lui caro dei diritti gay. L’anno dopo fu la volta del presiedete turco Recep Tayyip Erdogan, raggiunto al telefono – così credette – dall’allora presidente ucraino Petro Poroshenko: «Lavoriamo insieme contro la Russia», si lasciò scappare allora Erdogan. Fini conoscitori della politica internazionale, nel 2019 Vovan & Lexus hanno poi gabbato il leader venezuelano Juan Guaidò, da poco autoproclamatosi presidente del Paese, presentandosi come il presidente della Svizzera Ueli Maurer. L’anno dopo i due presero gusto a impersonare la giovane leader ambientalista Greta Thunberg, gabbando così prima il Principe Harry, poi Bernie Sanders, quindi la oggi vicepresidente Usa Kamala Harris. E solo nei primi mesi di quest’anno, Vovan & Lexus sono riusciti a bucare le «difese» telefonico-diplomatiche di due illustri donne leader europee: Angela Merkel (ancora con un finto Poroshenko) e Christine Lagarde (col “solito” finto Zelensky). Imitazioni sempre perfette, con i giusti trucchi del mestiere. L’unico a rendersi conto di essere caduto in trappola, a quanto pare, fu nel novembre 2022 il presidente polacco Andrzej Duda, che secondo il suo staff si rese conto prima fosse troppo tardi che all’altro capo del telefono non c’era davvero – come gli era stato annunciato – Emmanuel Macron. Avanti il prossimo.

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