Maricetta Tirrito: la paladina antimafia arrestata con l’accusa di aver derubato gli anziani

385 mila euro spariti. Secondo l’accusa usati anche per operazioni di chirurgia estetica

Maricetta Tirrito, paladina dell’antimafia e coordinatrice dell’associazione Laboratorio Una Donna, qualche tempo fa aveva denunciato un’aggressione a Tor Bella Monaca. L’ordine di bloccare la sua iniziativa di pulizia di strade della piazza e dello spaccio arrivava «direttamente dai clan», secondo le cronache di quei giorni. Ma Tirrito era anche a capo della Silver co-housing di Ardea, una Rsa che aiutava gli anziani. Ieri, 12 dicembre, è stata arrestata insieme al compagno e ad altri tre complici. Con le accuse di omicidio con dolo eventuale, circonvenzione di incapace, esercizio abusivo della professione medica e falso. L’accusa principale è quella di aver sottratto i risparmi agli ospiti: la somma complessiva ammonta a 385 mila euro. I soldi sarebbero serviti per pagare gli interventi di chirurgia estetica della figlia di una delle indagate. O per organizzare feste.


L’indagine

Secondo l’inchiesta della procura di Velletri Tirrito e gli altri avevano tolto a un paziente affetto da Parkinson e demenza senile la macchina e poi il telefono. Poi gli avrebbero svuotato il conto. L’uomo aveva rilasciato una procura a gestire e vendere i suoi beni. 230 mila euro sono invece scomparsi dal libretto postale di un 87enne. Le indagini sono partite a gennaio dopo un controllo dei Nas. Che aveva trovato muffa e pannoloni sporchi. Ma anche un’anziana operata da poco a letto con ulcere e una flebite. Un anziano di 72 anni era invece morto perché, secondo l’accusa, nessuno lo aveva portato in ospedale. Tirrito faceva attività antimafia con il prete Don Coluccia. A Bibbiano era salita sul palco con Matteo Salvini. Lo scorso anno un selfie anche con Giorgia Meloni. Da ieri è in carcere.


Leggi anche: