Maurizio Crozza veste i panni di Mara Venier: «Vi leggo un comunicato appena arrivato…» – Il video

Il comico coglie l’occasione di lanciare il ritorno del suo programma a Nove, scherzando sulla conduttrice e il caso di Domenica In

«Che borderò! Scusate mi è appena arrivato un comunicato del nostro amministratore delegato Roberto Sergio…». Maurizio Crozza stavolta veste i panni di Mara Venier, dopo che è scoppiato il caso del comunicato Rai pro Israele letto a Domenica In e le accuse di censura verso il cantante Festival di Sanremo Dargen D’Amico, che dal palco dell’Ariston aveva lanciato un appello per il «cessate il fuoco» a Gaza. Lo sketch comico è stato realizzato per il promo del programma “Fratelli di Crozza”, che tornerà in onda venerdì 23 febbraio sul Nove in prima serata.


Continuano le polemiche (e il silenzio) di Mara Venier

Intanto non si placano le polemiche attorno alla conduttrice Rai, che al momento preferisce non rispondere alle accuse. Uno dei suoi autori, Marco Luci, ha dichiarato su X: «Vorrei segnalare agli haters che Mara Venier a Domenica In non ha censurato nessuno né lo ha mai fatto nella sua vita. È stata sempre dalla parte degli artisti ed è solo intervenuta su sollecitazione di noi autori per stringere i tempi di scaletta. Così tanto per chiarezza. Amen». Oggi, durante il presidio davanti alla sede Rai a Napoli per il caso Ghali ci sono stati scontri tra poliziotti e manifestanti. Sulla vicenda è intervenuto stamane anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani. «Non credo che ci sia un genocidio a Gaza, la parola genocidio è sbagliata anche dal punto di vista giuridico», ha dichiarato su Rai Radio1 a “Ping Pong“, il programma condotto da Annalisa Chirico. «Credo sia stato riportato l’equilibrio con l’intervento dell’amministratore delegato della Rai Sergio letto da Mara Venier», ha sottolineato Tajani. E ha aggiunto: «Israele sta sbagliando perché la reazione dopo l’orribile attacco del 7 ottobre sta provocando troppe vittime civili. Abbiamo sempre invitato Israele a evitare rappresaglie che colpiscano in modo così pesante la popolazione palestinese che non è Hamas».

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