No! La Croce Rossa statunitense non ha detto che i vaccini contro il Covid non sono sicuri

In nessun caso il vaccino determina l’impossibilità di donare il sangue presso l’ente statunitense

La Croce Rossa statunitense non concederebbe di donare il sangue a coloro che sono stati vaccinati contro il Covid? Questa, in sintesi, è la tesi sostenuta da numerosi utenti che condividono uno screenshot del sito della Croce Rossa degli Usa. Lo screenshot è reale, ma le insinuazioni no. L’immagine infatti non dimostra che i vaccini non sono sicuri. In nessun caso i vaccini contro il Covid determinano l’impossibilità di donare il sangue. Quindi, la Croce Rossa statunitense non ha detto che i vaccini contro il Covid non sono sicuri.

Per chi ha fretta:

  • Sui social circola uno screenshot di una pagina del sito della Croce Rossa statunitense.
  • Il sito chiede se l’utente è vaccinato contro il Covid.
  • Se la risposta è sì, l’utente deve chiamare un numero di telefono per determinare se può donare il sangue o meno.
  • Lo screenshot viene usato per insinuare che i vaccini contro il Covid non siano sicuri.
  • La Croce Rosse ha spiegato il motivo della domanda: è necessario verificare se il vaccino ottenuto è stato approvato dall’FDA e quando è stata effettuata la vaccinazione.
  • In alcuni casi si richiede di attendere due settimane.
  • In nessun caso il vaccino determina l’impossibilità di donare il sangue.
  • Quindi, la Croce Rossa statunitense non ha detto che i vaccini contro il Covid non sono sicuri

Analisi

Vediamo uno screenshot di uno dei post oggetto di verifica. Nella descrizione si legge:

La Croce Rossa Americana sta chiedendo ai donatori di sangue se hanno ricevuto il vaccino Covid. Se i donatori rispondono affermativamente, si consiglia loro di telefonare per confermare se sono ancora idonei a donare. Pensavo che il dottor Fauci avesse detto che il problema erano i non vaccinati? Shadow of Ezra

L’immagine appare come uno screenshot del sito della Croce Rossa statunitense. Al centro, si trova la domanda Q79: «Have you EVER had a Coronavirus (COVID-19) vaccine?», alla quale si può rispondere affermativamente, negativamente, o semplicemente si può scegliere di non rispondere. Nel banner sottostante, si invitano le persone che rispondo «sì» alla domanda, a chiamare un numero della Croce Rossa «prima di venire a donare, per determinare se ciò influisce sulla tua eleggibilità». Lo screenshot viene usato per sostenere che i vaccini contro il Covid siano pericolosi Ma la Croce Rossa statunitense non ha detto che i vaccini contro il Covid non sono sicuri.

Lo screenshot corrisponde a una delle domande che i potenziali donatori di sangue si trovano effettivamente di fronte quando seguono il processo di registrazione. A confermarlo ai colleghi di Lead Stories è stato un portavoce della Croce Rossa, Daniel Parra. Il processo, che nasce alla luce della normativa sulle donazioni di sangue della Food and Drug Administration (FDA) l’ente governativo degli Usa che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici (grassetti aggiunti da Open):

La FDA consente alle persone di donare il sangue senza periodo di attesa dopo aver ricevuto un vaccino COVID-19 purché si sentano bene e non presentino sintomi e il vaccino che hanno ricevuto sia approvato dalla FDA per l’uso negli Stati Uniti. A coloro che segnalano di aver ricevuto un vaccino contro il COVID-19 viene chiesto di fornire il nome del produttore per garantire che si tratti di un vaccino approvato dalla FDA. Se il donatore non ricorda il nome del produttore, gli viene chiesto di attendere due settimane dalla vaccinazione per donare il sangue. Per alcune vaccinazioni, la FDA richiede tempi di attesa variabili per donare il sangue a seconda del vaccino. Ciò include tempi di attesa che possono variare da 2 a 4 settimane per una serie di vaccini inclusi, ma non limitati a, morbillo, parotite e rosolia, varicella, fuoco di Sant’Antonio, poliomielite, febbre gialla, epatite B e altri. Per questo motivo, la Croce Rossa e tutti i raccoglitori di sangue chiedono a ciascun potenziale donatore una storia di vaccinazioni per determinare l’idoneità.

Le informazioni fornite dal portavoce corrispondono a quelle che si possono consultare sul sito della Croce Rossa. In nessun caso la donazione viene vietata a coloro che si sono sottoposti a vaccino contro il Covid. Viene semplicemente chiesto di attendere due settimane se il vaccino ricevuto è basato su una versione depotenziata del virus anziché sull’mRNA. Lo stesso si deve fare se non si ricorda quale vaccino si è ricevuto. Quindi, la Croce Rossa statunitense non ha detto che i vaccini contro il Covid non sono sicuri

Conclusioni

Sui social circola uno screenshot di una pagina del sito della Croce Rossa statunitense. Il sito chiede se l’utente è vaccinato contro il Covid. Se la risposta è sì, l’utente deve chiamare un numero di telefono per determinare se può donare il sangue o meno. Lo screenshot viene usato per insinuare che i vaccini contro il Covid non siano sicuri. La Croce Rosse ha spiegato il motivo della domanda: è necessario verificare se il vaccino ottenuto è stato approvato dall’FDA e quando è stata effettuata la vaccinazione. In alcuni casi si richiede di attendere due settimane. In nessun caso il vaccino determina l’impossibilità di donare il sangue. Quindi, la Croce Rossa statunitense non ha detto che i vaccini contro il Covid non sono sicuri

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