No! Nessuno studio dimostra che delle ragazze siano state uccise in Africa dal vaccino DTP

Ecco perché è pericoloso diffondere le affermazioni di Kennedy Jr. sul vaccino DTP e un incremento di mortalità nelle ragazze

Ci segnalano le condivisioni Facebook di una clip, dove il noto politico americano Robert Kennedy Jr. – apprezzato negli ambienti No vax -, sostiene che il Governo danese avrebbe scoperto come le ragazze vaccinate contro tetano, difterite e pertosse (vaccino DTP) «morivano a un tasso 10 volte superiore a quello delle ragazze non vaccinate». Vediamo perché si tratta di affermazioni tanto sbagliate quanto pericolose.

Per chi ha fretta:

  • Secondo Kennedy jr. il vaccino contro tetano, difterite e pertosse causerebbe un tasso di mortalità nelle ragazze 10 volte superiore alle malattie che dovrebbe prevenire.
  • Il politico americano si basa su uno studio danese del 2016.
  • Lo studio danese contraddiceva una precedente revisione dell’OMS, i cui risultati sono stati confermati invece da studi più recenti.

Analisi

Le condivisioni contro il vaccino DTP sono accompagnate dalla seguente didascalia, che riprende le affermazioni di Kennedy Jr.:

Bill Gates ha chiesto al governo danese di sostenere la vaccinazione DTP di 161 milioni di bambini africani, sostenendo che avrebbe salvato 30 milioni di vite. Dopo aver condotto i propri studi, il governo danese ha scoperto che le ragazze vaccinate morivano a un tasso 10 volte superiore a quello delle ragazze non vaccinate.

Cosa dice davvero lo studio danese sul vaccino DTP

Sono svariate le congetture che Kennedy Jr. sciorina durante l’intervento immortalato nella clip, tutte strizzano l’occhio ai No vax, senza dare la possibilità di accedere a fonti dirette. Lo studio danese di cui si parla è una meta-analisi pubblicata nel 2016 sulla rivista Tropical Medicine & Hygiene della Oxford Academic.

I ricercatori guidati dalla professoressa Christine Stabell Benn (sulla quale torneremo a breve) trovano che dagli studi il vaccino DTP sarebbe «associato ad un aumento della mortalità infantile nelle zone rurali della Guinea-Bissau». Da tutti gli studi esaminati trovano che le donne vaccinate avrebbero avuto 2,5 volte più decessi rispetto alle non vaccinate. Non di meno gli autori hanno suggerito di non interrompere le vaccinazioni. La maggiore mortalità infatti può spiegarsi nel contesto di una società dove prima era più difficile proteggere i neonati da difterite, tetano e pertosse. Per esempio, la concentrazione delle autorità sanitarie su questo vaccino ha tardato la distribuzioni di altri ugualmente importanti.

«L’enfasi sul [vaccino, Nda] come obiettivo di monitoraggio ha contribuito a promuovere la copertura del DTP, ma a volte ha ridotto la consegna di altri vaccini. Questo processo non ha contribuito a migliorare la salute – spiegano i ricercatori -. […] In conclusione, l’associazione del DTP con l’aumento della mortalità è stata offuscata da studi imperfetti che suggeriscono che le tendenze sono incoerenti».

Gli stessi autori precisano fin dall’introduzione del lavoro che i loro risultati riguardano la somministrazione del DTP dopo quella del vaccino BCG (bacillo Calmette-Guerin) contro la tubercolosi. Secondo i CDC americani «la vaccinazione BCG dovrebbe essere presa in considerazione solo per i bambini che hanno un test cutaneo della tubercolina negativo e che sono continuamente esposti», inoltre presenta delle controindicazioni per gli immunodepressi (pensiamo alla piaga dell’HIV in Africa per esempio) e in gravidanza. Mentre una precedente revisione dell’OMS «non ha trovato prove convincenti che il DTP aumenti la mortalità nelle donne».

Cosa c’entrano Bill Gates e il Governo danese?

Torniamo ora alla professoressa Benn, la quale è intervenuta in risposta alle affermazioni di Kennedy Jr. con un post nel suo profilo LinkedIn nel luglio 2023. La scienziata smentisce diverse imprecisoni riportate dal politico americano, specialmente riguardo a chi ci starebbe “dietro”, rivendicando invece l’indipendenza del suo lavoro di ricerca:

«Robert F Kennedy Jr non ha ragione nel dire che siamo stati inviati dal governo danese per studiare l’effetto del vaccino DTP. Bill Gates non era coinvolto. Siamo ricercatori indipendenti – continua Benn -, spinti da una prima scoperta che il vaccino contro il morbillo aveva [effetti non specifici] molto benefici».

Cosa dicono gli studi più recenti

Uno studio pubblicato sul BMJ nel 2019 esplora i fattori confondenti e i bias a cui possono essere soggette ricerche di questo tipo. «I risultati […] non supportavano l’ipotesi che il DTP fosse dannoso – spiegano gli autori -, dal momento che il gruppo di bambini con meno vaccinazioni DTP ha sperimentato un aumento della mortalità».

Uno studio osservazionale all’interno di un altro randomizzato pubblicato su Vaccine nel 2021, ribalta totalmente quanto suggerito dai ricercatori danesi cinque anni prima. «Non abbiamo riscontrato che il DTP precoce fosse associato ad un aumento della mortalità femminile come riscontrato in uno studio precedente – spiegano i ricercatori -; le differenze nei risultati potrebbero essere in parte dovute a una diminuzione della mortalità complessiva e a cambiamenti nelle pratiche di vaccinazione».

Conclusioni

Gli studi più recenti che hanno preso in considerazione il vaccino DTP smentiscono le conclusioni suggerite dallo studio danese, confermando quanto già accertato dall’OMS.

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