Matteo Salvini a Belve, le serate con Meloni e Francesca Verdini: «Sono due faine: non vogliono perdere» – I video

Il leader della Lega intervistato da Francesca Fagnani sul rapporto con la presidente del Consiglio, con Umberto Bossi e con il generale Vannacci

Al centro dell’intervista di Francesca Fagnani a Matteo Salvini nella prima puntata della nuova stagione di Belve, su Rai2, c’è il rapporto tra il leader della Lega e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Ma anche la fine di quello con Umberto Bossi. E quello con il potere, con il congresso di partito che si terrà in autunno ma, assicura, «ho ancora tanto da dare». Proprio sulla sua compagna di governo, e azionista di maggioranza dell’esecutivo, Salvini spiega se tra i due vi sia davvero una amicizia e quale sia la natura del loro legame. Anche alla luce delle crepe che si sarebbero aperte in queste ultime settimane, per le frasi del leghista sulle elezioni in Russia vinte da Putin e a ridosso delle europee di giugno. «Con Giorgia stiamo costruendo un’amicizia», risponde alla conduttrice, raccontando poi un aneddoto, «ogni tanto la sera gioca a burraco con la mia fidanzata, Francesca Verdini. Io no, perché sono due faine quando giocano e odiano perdere. Io già ho un lavoro complicato di giorno, se devo anche incazzarmi per il burraco la sera no grazie, quindi le lascio giocare». Il vicepremier e ministro dei Trasporti ammette le sue responsabilità nella fine del rapporto con Umberto Bossi: «Non lo sento da tanto tempo, troppo, e di questo mi dispiaccio. È una delle mie colpe». Come si diceva, anche un riferimento alla sua successione come guida del partito: «Penso di avere ancora tanto da dare. Ho voglia, idee, tempo. Poi persone in gamba ce ne sono, ma li lascio aspettare un attimo», confermando comunque il momento di confronto che ci sarà il prossimo autunno, perché «l’ultima roba che voglio è sembrare incollato alla poltrona». E sebbene da mesi gli analisti mettano in dubbio la capacità di Salvini di unire la Lega e il suo ruolo, e lui stesso ad assicurare che nessuno si è ancora fatto avanti per sfidarlo e contendergli la leadership. Ancora un passaggio poi sulla possibilità che il generale Roberto Vannacci possa essere candidato della Lega alle elezioni europee di inizio giugno. «Ci stiamo ragionando», conferma, aggiungendo di non condividere molte sue affermazioni, come quelle sulle persone omosessuali, «ho detto che condivido le sue battaglie sulla libertà di pensiero. Ma per me uno può essere omosessuale, eterosessuale, transessuale, bisessuale, polisessuale. L’ultima delle mie intenzioni è entrare nella vita privata della persone».


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